L'immaginazione al potere...

From: Mara <mcervin_at_tin.it>
Date: 1999/08/12

Qualche sera fa stavo discutendo con dei miei amici. Il discorso, al
solito e' andato a finire sulla scienza, sulle sue verita' ecc. ecc., mi
hanno fatto i soliti discorsi: la scienza non puo' arrogarsi il diritto
di essere l'unica detentrice della verita' e ci *deve* essere qualcosa
che va oltre i nostri sensi, oltre la nostra osservazione e a me e'
capitato piu' volte di sognare cose che il giorno dopo si sono
puntualmente avverate, si stava meglio quando si stava peggio e la
scienza ha fatto quasi piu' danni che benefici e ci sono piu' cose al
mondo di quelle che ecc. ecc.. Io adesso non sto facendo loro giustizia,
il discorso l'ho molto banalizzato, ma sono tutte cose che ormai si
possono immaginare grosso modo insomma il discorso aveva preso questa
piega...eppoi quando ribatto mi odio perche' mi sento tanto
antipatica.... :-(
Comunque, io avevo appena finito di leggere il Turista Matematico che mi
e' piaciuto moltissimo, non e' che c'ho azzeccato poi cosi' tanto pero'
mi ha regalato dei momenti di puro piacere estetico. Nel mio zelo
pro-scientista e fresca di questa lettura volevo condividere con loro
questa mia meraviglia, ecco, intendevo dire, sta di casa qui, a mio
parere il meraviglioso, che misteri andiamo cercando? Gli inafferrabili
numeri primi, non fai a tempo a credere di aver trovato un generatore
che, zacchete! Il numero dopo, per dire, cambia tutte le regole (ora
pensavo alla regola di Marsenne) o gli sconfinati panorami della
topologia (c'ho capito quasi niente), gli spazi iperdimensionali e che
dire dei frattali, guarda, guarda che disegni saltano fuori dagli
insiemi di Julia o da quello di Mandelbrot e sono solo equazioni con
valori reiterati!!
"Bah! sono solo seghe mentali". "Grrr, forse, ma funzionano! pensate ad
esempio ai numeri complessi" "E che sarebbero?" "La somma di un numero
immaginario con un numero reale raffigurati su di un piano cartesiano,
e'
cosi' che saltano fuori quei meravigliosi disegni dell'insieme di
Mandelbrot, vabbe' non tanto in questo, soprattutto sono usati nella
meccanica quantistica e danno risultati che si accordano in maniera
strepitosa con gli esperimenti." "E che sarebbero i numeri immaginari?"
"Ehm.... il prodotto dell'immaginaria radice quadrata di -1 per un
numero reale" "AhAh, quindi vuoi dire che la matematica, addirittura la
fisica, per poter funzionare ha bisogno dell'immaginazione? Vedi che dai
ragione a noi?" :-(((
Insomma, ecco, sono andata in crisi....
Cosa rispondereste voi?
Ma poi pensavo sono davvero cosi' "immaginari" i numeri immaginari?
Voglio dire, forse ci si deve "alzare" di una dimensione per "vederli"?
Ecco, uno adesso dice "altra dimensione" e si riempie la bocca, dice
tutto e niente, voglio proprio dire "dimensione superiore" nel senso di
avere "dello spazio in piu'" per poterli "afferrare", tipo..... come
nella terra di Flatlandia a due dimensioni, anziche' tre. Se questo
spazio 2D venisse attraversato da una sfera i suoi abitanti non
vedrebbero altro che una successione di cerchi dal piu' piccolo al "polo
nord" della sfera (un punto) via via sempre piu' grandi fino
all'equatore
per poi ridursi ancora ad un punto al "polo sud", succede, in un certo
senso, anche a noi cosi'? E pensavo anche alle successioni non
periodiche dei tasselli di Penrose, in cui non si vede regolarita', ma
che riempiono lo stesso uno spazio infinito senza buchi.... la
regolarita' la si vede forse "innalzandosi" in questo senso? E che forse
anche una regolarita' nei numeri primi la si veda solo da una dimensione
superiore?.... Magari ad ogni nuovo numero primo, o gruppo di numeri
primi, si "salti" di dimensione?
Scusate i pensieri in liberta'...... giuro che poi mi pento :-(

Ciao ciao :-))
      Mara
Received on Thu Aug 12 1999 - 00:00:00 CEST

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