Andrea Barontini ha scritto:
...
> Provo a fare un paio di "salti mentali": fin'ora abbiamo parlato di
> un'onda realmente generabile, limitata nel tempo; pensiamo invece per
> un attimo a un'onda monocromatica (lasciando perdere che non possiamo
> realizzarla in pratica, pero' sempre un'onda e', no?!): avremmo fotoni
> tutti con un'unica frequenza, e quindi in quel caso la moltitudine o
> meno di fotoni caratterizzerebbe l'onda solo quantitativamente
> (maggiore o minore intensita') e non qualitativamente (onda o non
> onda)
Ad es. se l'onda e' monocromatica allora in particolare la sua intensita'
deve essere costante (lo vedi con il solito ragionamento sulla
trasformata di Fourier del campo). Immaginiamo di misurare l'intensita'
dell'onda usando uno strumento che abbia un tempo di integrazione
tau, fino a quando il numero di fotoni N emessi in media nell'intervallo
di tempo di durata tau sara' sufficientemente grande allora lo strumento
non si accorgera' della natura corpuscolare dell'emissione e.m. e
dara' come risposta una intensita' costante (con un errore relativo
dell'ordine di 1/Sqrt(N)), ma riducendo sufficientemente l'intensita'
della radiazione allora lo strumento misurera' una intensita'
sensibilmente variabile nei vari periodi di integrazione, e quindi
si scoprira' che l'onda non sara' piu' monocromatica, al limite
secondo me non si potra' piu' parlare di onda (macroscopica,
come ha fatto notare il prof. Fabri).
> Ciao a te e grazie per l'interessante chiacchierata (spero di non
> seccarti visto che immagino tu ne sappia molto piu' di me, sto
> continuando a riflettere a voce alta per capirne di piu')
Grazie a te Andrea, perche' la discussione e' interessante
anche per me, purtroppo si tratta di materia che ho studiato
tempo addietro e in gran parte dimenticato, avrai osservato
che non ho portato argomenti quantitativi limitandomi a
quelli qualitativi... ;-)
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Mon Jun 07 2010 - 18:06:08 CEST