Re: precisione delle lenti

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1999/07/14

Luca ha scritto:
> Chi di voi sa come si calcola la precisione nella costruzione delle
> lenti degli strumenti ottici? Io ho letto su un articolo la seguente
> cosa:
>
> "...Si assume generalmente che, affinch=DE un'immagine sia priva di
> aberrazioni sferiche (che si riflettono sulla focalizzazione
> dell'immagine), l'ottica debba essere lavorata con la precisione di
> /4 per gli specchi operanti nel visibile e nell'infrarosso ed
> addirittura con la precisione di /64 per le antenne necesarie alla
> rivelazione della radiazione nella banda delle microonde."
>
> Non ho la piu' pallida idea di cosa siano questi /4 e /64!!
>
> Forse si intende lambda/4 e lambda/64, essendo lambda la lunghezza
> d'onda della radiazione corrispondente?

Alberto Marturini ha scritto:
> Hai indovinato!
> Si tratta di frazioni di lunghezza d'onda.
> Queste tolleranza zervono solo per i telescopi; per gli altri usi le
> tolleranze sono molto piu' alte.

Non direi che si tratti di aberrazione sferica; il discorso e' piu'
generale.
Si tratta della tolleranza rispetto alla forma calcolata (sferica,
parabolica, o quello che serve) a causa di errori di lavorazione,
deformazioni di vario genere...
A quanto ne so, nel visibile e vicino infrarosso si arriva anche a 1/20
di l. d'onda (nel senso dello s.q.m.). Non vedo perche' a microonde
debbano occorrere tolleranze piu' strette. Magari sara' piu' facile
ottenerle, ma non sono necessarie (almeno credo: c'e' un radioastronomo
che puo' precisare?)

Non mi e' chiaro che cosa intende Alberto: tolleranze piu' alte vuol
dire piu' strette o meno strette?
Certo quelle tolleranze servono per i telescopi, ma piu' in generale per
tutti gli strumenti ottici che lavorano al limite della risoluzione
raggiungibile (anche microscopi, direi).
Non per gli obbiettivi fotografici, dove e' la pellicola fotografica (o
il CCD per quelle digitali) a limitare la risoluzione. E comunque si
preferisce sacrificare un'estrema qualita' in favore di grande campo,
grande luminosita'. E di basso costo...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Wed Jul 14 1999 - 00:00:00 CEST

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