Re: Spazi multidimensionali
Bella la tua teoria!! (pero' il mio non e' un complimento da esperto...)
Una cosa che ho notato:
> In questo caso non potendo muovermi posso percepire soltanto dei
>piani (la tridimensionalit� la si percepisce grazie al movimento... che �
>legato al tempo).
Adesso sono fermo e vedo il computer davanti a me immobile. Dietro un
orologio
fermo dai tempi del mio bis-bisnonno. Dalla finestra vedo un albero che sta
davanti
a una casetta di legno e un laghetto. Non c'e' vento e tutto e' immobile
eppure io so che
il computer non e' nel laghetto. Percepisco la tridimensionalita' grazie a
due occhi, due retine
con due immagini bidimensionali e capovolte del mondo che mi circonda. Il
cervello (che ogni tanto e' collegato anche alla bocca)
mette assieme le due immagini, confronta le differenze di posizione, valuta
lo sforzo del cristallino (la lente che mette a fuoco), segue inconscio le
prospettive
e deduce che la zanzara sulla mia punta del naso grande come la casetta deve
per forza essere davanti alla casetta.
Quindi la tridimensionalita' di un'immagine immobile si percepisce anche con
due sensori posti a 8 cm di distanza che danno immagini
leggermente differenti.
L'essere che descrivi tu e' Polifemo prima di incontrare Ulisse!
>In questo caso, la dimensione di appartenenza � 3... la
>dimensione osservata � 2.
E la dimensione ricostruita dal cervello e' tre (la ricostruzione non e'
sempre esatta: dovro' cambiare occhiali! :-)
>La
>stessa cosa dovrebbe valere per noi; cio� non vedremo gli osservatori degli
>spazi a dimensioni superiori, fino a quando questi non intersecheranno la
>nostra linea di tempo.
Questo e' interessante! Una cosa che appare dal nulla e' un affare
multidimensionale che ci taglia la strada! Questo affare sa viaggiare in
dimensioni superiori e le sa percepire.
Comunque secondo me le dimensioni superiori sono una cosa democratica: un
osservatore monodimensionale non lo sa, ma
e' parte del piano e dello spazio. Allo stesso modo noi esseri 3D (4D se
consideriamo il tempo) saremmo parte della dimensione 5D
anche se non siamo capaci di percepirla! E chi lo sa: magari ho una gobba
insensibile sulla schiena che mi segue nella 5D!
>Un' altra idea che ne scaturisce � che il tempo (quello che noi percepiamo)
>potrebbe essere (sotto quest'ottica multidimensionale) la combinazione di
>altrettante dimensioni d'ordine superiore.
In altre parole: la linea di tempo che seguiamo noi e' soltanto una
possibilita' che comunque l'Universo contempla.
Se Hitler avesse vinto la guerra viaggeremmo su una linea di tempo
completamente differente... Giusto?
Ciao!
Dangermouse
Received on Fri Jul 16 1999 - 00:00:00 CEST
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