Re: Costanza del valore di c (vel. luce)

From: Pipitone Esp. Claudio <athanor_at_x-xtin.it>
Date: 1999/06/25

In data 22 Jun 1999 22:46:55 +0200, Giovanni ha scritto sul newsgroup
it.scienza.fisica:

>
>On 18 Jun 1999 15:18:32 +0200, athanor_at_x-xtin.it (Pipitone Esp.
>Claudio) wrote:
>
-------omissis------
>> X-VT
>> X' = ------------------- (2)
>> sqrt(1-V^2/c^2)
>>
>> T-(V/c^2)*S
>> T' = ------------------- (3)
>> sqrt(1-V^2/c^2)
>>
>
>Al posto dell'S, nella (3), devi mettere X.
>

Scusami a volte i "Cut&Paste" sono traditori...
Comunque il significato di quanto volevo esprimere rimane ugualmente
chiaro.

--------omissis--------
>E se tu sostituisci nelle (2), (3) a X l'espressione c T, dopo qualche
>passaggio algebrico ricavi:
>
>X'/T' = c
>

Ma allora e' stato perfettamente inutile tutto il laborioso dettaglio
che ho fatto nel mio messaggio precedente, dal momento che tu me lo
ignori totalmente...;-)
Perche' mi riferivo al "passaggio algebrico" che segue la sotituzione
di X =cT nella (2) ed al successivo "passaggio algebrico" da cui si
ottiene normalmente nei libri di fisica che per il valore X=cT, dalle
trasformate di Lorentz si ha che X'=cT' (sempre con i soliti semplici
e facili passaggi omessi...)

Intendevo discutere questo, prendendomi la briga di esplicitare i
famosi "pochi semplici e facili" calcoletti algebrici che invece tu
non hai considerato...
Non sarebbe bene evitare, in questi casi, di saltare i cosiddetti
"pochi semplici e facili passaggi", almeno sul NG ?
Altrimenti tanto vale chiudere gli occhi e credere ciecamente in
quello che viene sentenziato nei libri quando i passaggi vengono
saltati...

Vorrei, cioe', esaminare la formula che nel mio precedente messaggio
era indicata, nel mio dettaglio, come la formula (6) ottenuta
sostituendo nella (2) X=cT ed applicando la solita omologa relazione
V'=X'/T' fra la (2) e la (3).
Cosi' facendo si ottiene appunto la (6), nel dettaglio del mio
precedente messaggio, che ti riporto quindi nuovamente qui di seguito
per tua comodita':
                  (c-V)
      V' = X'/T' = ---------- = ? (6)
                (1-V/c)

Questo e' il passaggio algebrico critico che non deve essere
allegramente saltato, secondo me.
Infatti anche seguendo le tue stesse parole:
 
>Ossia, quando l'evento in esame e' la propagazione di un raggio di
>luce, entrambi gli osservatori misurano la stessa velocita' c.

Non mi pare; perche' dai per scontato V'=c, proprio nel caso
dell'emissione di un segnale luminoso, saltando anche tu i passaggi
come solitamente viene fatto nei libri ed invece non mi espliciti bene
tutti i passaggi?
Infatti sostituendo V=c nella (6) si ottiene:

                (c-c) 0 0
      V' = X'/T = --------- = -------- = ----
                    (1-c/c) (1-1) 0

anziche' la
V'=c come indicato da te dopo "pochi semplici e facili passaggi
algebrici" che tu pero' ometti...

Sara' che piu' i calcoli sono in teoria semplici e facili e piu' sono
onerosi da fare nella pratica, visto che tutti li saltano e visto che
a me non tornano proprio questi "pochi semplici e facili" passaggi
algebrici...:-)

--------omissis------
>Conclusione.
>Il fatto che numeratore e denominatore di una frazione tendano
>entrambi a infinito o a zero, non fa perdere di significato alla
>frazione QUANDO esiste un LIMITE del RAPPORTO, al tendere ad infinito
>o a zero.

Cosi' effettivamente scrivono i libri di fisica e tu da questo punto
di vista stai parlando come un libro stampato, non c'e' problema, ma
io qui sul NG vorrei discutere proprio queste sentenze libresche, se
tu me lo consenti, evidenziando gli argomenti che ho appunto riportato
in questi miei messaggi.
Purtroppo, proprio per quanto concerne il raggio di luce, non puoi
applicare l'operazione di limite, poiche' come ben saprai la velocita'
della luce non *tende* a "c" ma *vale* esattamente il valore "c" a
partire dal punto spaziale iniziale dell'emissione del segnale
luminoso e sin dal tempo iniziale dell'emissione del segnale luminoso
stesso, come peraltro avevo avuto modo di evidenziarti gia' bene nel
dettaglio del mio precedente messaggio, senza che tu pero' ne abbia
tenuto conto nel rispondermi.;-)

--------omissis-------
>Per quanto riguarda il significato di tale risultato.
>Esso sta a significare che nessuna somma di velocita' puo' superare C.

Debbo dissentire dalla tua conclusione, per le ragioni che ti ho
nuovamente esposto nel presente messaggio, fintantoche' non sara'
chiarito quanto ho evidenziato.
Ciao.

Claudio Pipitone
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Received on Fri Jun 25 1999 - 00:00:00 CEST

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