Paride wrote:
>
> Avrei bisogno di un chiarimento:
>
> nella quantizzazione delle teorie di gauge non-abeliane (in quelle
> abeliane tipo la QED l'ostacolo si puo' aggirare piu' semplicemente),
> con integrale funzionale (path integral), come sappiamo bisogna
> ricorrere, per avere osservabili fisiche finite, alla tecnica di
> Fadeev e Popov ( i nomi potrebbero essere scirtti male) per isolare
> l'integrale infinito sullo spazio del gruppo di gauge; ci sarebbe
> qualcuno che mi puo' definire in maniera matematicamente rigorosa
> la misura che bisogna introdurre per l'integrazione sul gruppo di
> gauge?
>
> Ringrazio anticipatamente chiunque tenti di aiutarmi.
Ciao, purtroppo NON e' una misura. L'integrale di Feynman lorentziano
non rientra nella teoria della misura. Il concetto che si dovrebbe
usare e' quello di "promisura". Per quello che ne conosco, una teoria
dell'integrale funzionale rigorosa e' stata fatta solo nel caso
euclideo. In tal caso la misura e' davvero tale ed e' una misura di
Wiener che lavora in uno spazio misurabile di distribuzioni.
Quando poi si introduce la teoria di gauge (non abeliana) le cose
si complicano a dismisura per vari motivi (anche perche' la parte
fisica dello "spazio delle configurazioni dei campi" non e' una
varieta' (infinitodimensionale) ma qualcosa di piu' complicato
(uno spazio stratificato).
Qualcosa di introduttivo e serio dal punto di vista matematico lo
trovi sul libro di J. Glimm e A. Jaffe:
Quantum Physics, a functional integral point of view. Springer-Verlag
1981
Ciao, Valter Moretti
Dip. Matematica
Universita' di Trento
Received on Mon Jun 14 1999 - 00:00:00 CEST
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