giacco12 ha scritto:
> Buongiorno,
> mi rivolgo alla vostra potente comunit� per conoscere (e nella
> speranza di capire) meglio il significato preciso della "costante di
> struttura fine" e della sua responsabilit� nella struttura interna
> degli atomi. Quale ragionamento la portata alla luce? E' una costante
> fondamentale e universale?
> Tutte le risposte avranno per me un'importanza incommensurabile,
> grazie.
> Giacomo
Viste le mie convinzioni, per me � doveroso risponderti, anche se la mia
teoria e le mie convinzioni non sono condivisa da questa "Potente
comunit�", come la chiami tu.
Questa non vuole essere assolutamente una critica a questa comunit�,
riconoscendo a pieno la autorevolezza di molti partecipanti, ma solo la
mia convinzione che la mia teoria non � capita, cosa del resto sempre
avvenuto nel passato per tantissime teorie.
Ma essendo che mie le considerazioni sulla costante di struttura fine
portano a:
- Capire perfettamente il significato della carica elettrica
- Come avvengono le interazioni coulombiane e cosa siano realmente i
mediatori delle forze elettriche
- Dare piena giustificazione alla dualit� onda-particella
- Rendersi conto del perch� della indeterminazione, di una
indeterminazione dovuta a fattori esterni alla particella stessa e non
misurabile.
- Arrivare a capire come l'insieme elettrone-protone interagisce con altri
insiemi elettroni-protoni, nella forma che noi chiamiamo gravit�,
addirittura riuscendo a determinare per via teoria la costante
gravitazionale universale
- E molto altro.
Imperterrito vado avanti per la mia ricerca.
www.strutturafine.altervista.org
Per tornare alla tua richiesta semplicemente ti posso dire che la costante
di struttura fine a meno di 2PI si pu� derivare direttamente dalla teoria
cinetica dei gas e non ha nulla di trascendentale, visto che � legata alla
pulsazione propria di un gas.
Pulsazione propria, che in determinate condizioni rendono quelle
pulsazioni stabili. Praticamente le particelle sono dei reali oscillatori,
ma soltanto elettrone e protone permangono stabili e dove la costante di
Planck determina un ruolo fondamentale, mentre le altre particelle che
casualmente si formano, come dei risuonatori reali, la loro oscillazione
si smorza nel tempo in maniera esponenziale, quello che noi chiamiamo
decadimento.
Ciao
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Received on Thu Jun 17 2010 - 16:21:14 CEST