Re: Obiezione a Feynman su gravita'.

From: Antonio Iovane <iovane_at_tin.it>
Date: 1999/06/12

"Andrea Zaghi" wrote:

>scusami quindi se vado proprio a cercare gli
>eventuali punti deboli.

La ricerca dei punti deboli e' un ottimo aiuto.

>problema schermatura

>Finche' ci si trova nelle vicinanze della massa, penso di riuscire
>ad immaginare un effetto schermo. Pero' ho dei problemi a farlo
>su distanze maggiori. Poniamo di metterci all' orbita di plutone
>il sole non occuperebbe che una frazione infinitesimale dell'orizzonte
>e quindi un eventuale "effetto schermo" dovrebbe essere piccolissimo.

Se ci poniamo su Plutone, secondo la gravita' riceviamo piuttosto
pochi gravitoni dal sole, che anche in questo caso e' piccolissimo
nella visuale. Plutone ha bisogno di poca forza (repulsiva o
attrattiva) per restare in orbita, tanto che, nonostante la sua esigua
massa, impiega centinaia di anni per un giro intorno al sole. In
effetti la schermatura che il sole fa sentire e' modesta, ma cosi'
pure la gravita'. Nell' esempio del sistema solare, il cono d' ombra
(della radiazione repulsiva) che ogni pianeta vede, avente vertice nel
centro di massa del pianeta e base sul disco solare, ha la stessa
"scurezza", dipendente dalla massa del sole; varia la dimensione della
base inversamente al quadrato della distanza, e cosi' pure l' effetto
schermante, e cosi' pure la gravita'. Per completezza, siccome nella
formula dell' attrazione gravitazionale compare il prodotto delle due
masse, devi tener presente che anche plutone ha la sua zona d' ombra,
di cui il sole vede un cono. Nelle considerazioni che farai, tieni
presente che la massa del sole e' prevalente di alcuni ordini di
grandezza.

>capisco che non esista una gravita' infinita. Ma esistono gravita'
>enormi (come dimostrato dall'esistenza dei buchi neri).
>Se diamo al campo repulsivo una forza cosi' gigantesca
>poi penso che abbiamo dei problemi.

Tu ammetti che esistano gravita' enormi; devi analogamente ammettere
che la forza repulsiva possa essere enorme, e che questo fatto si
manifesta vigorosamente in prossimita' di schermature enormi (buchi
neri). Lontano da schermature enormi, la radiazione e' piu'
equilibrata da tutt' intorno, producento in ogni caso gli stessi
vettori della gravita', senza creare problemi. Sull' aggettivo
"enorme" si puo' discutere. Si dice che la gravita' e' una forza
debole, ma, se dicessimo che e' forte, il gioco degli equilibri
rimarrebbe invariato.
Preferisci pensare che la terra e' tenuta insieme da una gravita'
interna debole o da una repulsione esterna forte?

>Pero' in natura i campi esistenti sono sempre generati
>da qualcosa (ad esempio campo elettrico, magnetico ecc)
>Quindi e' "plausibile" l'esistenza di un generatore del
>campo gravitazionale o repulsore che sia.

Non ho detto che la radiazione repulsiva non e' generata, o non e'
stata generata, da nulla, ma che ho gli stessi interrogativi che ho
per la radiazione di fondo (e non solo io).

>poniamo di avere un universo vuoto (ovviamente permeato di
>radiazione repulsiva) e poniamo dentro di questo un corpo.
>Tale corpo rimarra' in quiete (non avrebbe niente da cui essere
>respinto). Se introduciamo un secondo corpo potremmo avere due
>effetti a seconda dela distanza.
>a) schermatura sufficiente -> i due corpi si attraggono
>b) schermatura insufficiente -> i due corpi si respingono
>..........

No. A qualunque distanza, ciascuno dei due corpi vede il cono d' ombra
prodotto dall' altro, e quindi si muovera' verso l' altro. Questo se i
corpi nell' universo sono solo due. Saremmo nel caso di un universo
costituito da uno solo di quelli che ho definito in altro messaggio
"spazi gravitazionali", all' interno dei quali il comportamento delle
masse e' simile a quello prevedibile con la gravitazione (forse hai
letto il messaggio).
Il discorso cambia se sono presenti altre masse. Nel modello
repulsivo, a seconda delle concentrazioni di masse (es. galassie o
gruppi di galassie), ed in dipendenza della distanza tra queste
concentrazioni, l' universo si trova suddiviso in spazi
gravitazionali, che si allontanano reciprocamente. Ogni spazio
gravitazionale si espande, mentre le masse al suo interno tendono a
raggrupparsi. In tale modello riscontriamo che localmente ci sembra di
vedere la gravita', e sulle lunghe distanze riscontriamo l'
espansione. Il perche' lo ripeto: in uno spazio gravitazionale,
limitato da un fronte di equilibrio gravitazionale, la schermatura
reciproca delle masse interne prevale su quella proveniente dalle
masse di altri spazi gravitazionali.
Colgo l' occasione per precisare esplicitamente che uno spazio
gravitazionale e' limitato, e non coincide in estensione ne' con la
schermatura risultante delle masse in esso contenute, ne' con il
campo gravitazionale convenzionale risultante attribuibile a quelle
stesse masse; questi due ultimi sono entrambi infiniti (fatta salva la
velocita' di propagazione dei gravitoni o dei repulsoni).

>Inoltre sono curioso di sapere se hai elaborato qualche
>teoria sulla genesi dell'universo...

No, non sono all' altezza.

Se non sono riuscito a spiegarmi, non esitare a dirmelo.
Ciao. Antonio.
Received on Sat Jun 12 1999 - 00:00:00 CEST

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