Re: Newton ingannato dalla mela.

From: Antonio Iovane <iovane_at_tin.it>
Date: 1999/06/09

Mauro D'Uffizi wrote:

>A me sembra semplicemente un cambiamento di segno.

Non e' esattamente cosi'. La gravita' e' riconducibile a masse, la
radiazione repulsiva no, analogamente alla radiazione di fondo.
Inoltre non sempre un cambiamento di segno porta allo stesso
risultato, e nel caso in esame invece le forze agenti sulle masse non
cambiano.

>Non riesco a vedere a quali conclusioni diverse da quella attuale possa
>portare.

Questo e' il punto cruciale.
Nell' universo si osservano masse che tendono ad avvicinarsi ( mela
che cade o galassie del gruppo locale che mostrano un blue shift ), e
masse che tendono ad allontanarsi ( come le galassie lontane che
mostrano un red shift ).
La gravita' non spiega agevolmente entrambe le situazioni.
In un altro messaggio che ho postato, intitolato "Obiezione a Feynman
su gravita' ", ho introdotto il concetto di fronte di equilibrio
gravitazionale. Questo fronte e' l' insieme dei punti che delimitano
una zona dell' universo all' interno della quale si manifesta un moto
di avvicinamento delle masse. All' interno di un tale spazio l'
effetto di schermatura reciproca tra le masse ha il sopravvento
rispetto alla schermatura di masse collocate oltre il fronte.
Secondo il mio modello, masse appartenenti a due differenti di tali
spazi si allontanano tra loro. Chiamiamo per comodita' "spazio
gravitazionale" un tale spazio. Cosi' il gruppo di galassie locali
puo' essere visto come facente parte dello stesso spazio
gravitazionale, e tutte le altre galassie, che mostrano un red shift,
come facenti parte di altri spazi gravitazionali. Nota che "spazi
gravitazionali" e' solo una locuzione che sto usando per comodita', e
che la radiazione che suddivide l' universo in tali spazi e' sempre
quella unica e repulsiva, che determina la suddivisione in relazione
alla concentrazione relativa di masse. Uno spazio gravitazionale non
coincide col campo gravitazionale convenzionale associabile al sistema
in esso compreso.
Per completare il modello, c' e' da dire che, supponendo per comodita'
sferici gli spazi gravitazionali, e posto che due di questi spazi
possono condividere un solo punto, gli spazi piu' piccoli rimasti
vuoti sono colmati da spazi gravitazionali via via piu' piccoli, con
geometria di tipo frattale.
Se sono riuscito a spiegarmi, si dovrebbero capire le conclusioni
diverse di cui mi chiedi.

>Cerca di far capire quale potrebbe essere un esperimento capace di
>distinguere le due teorie.

Nell' ambito di uno spazio gravitazionale non so immaginare un
esperimento che, con interazione tra masse, possa risolvere l'
ambiguita'. Occorrerebbe una sola massa e una macchina capace di
produrre o gravitoni o "repulsoni" in quantita' differente da quelli
che ci si aspetterebbe provenire dalla macchina stessa in relazione
alla sua massa. Al momento non so ideare una macchina del genere, che
potrebbe essere anche uno speciale schermo.
Invece, mi sento confortato da alcuni fatti osservati che certamente
accadono in altri spazi gravitazionali ( red shift presente ).
Esistono gruppi di galassie che si accetta che siano tra loro
correlate, cosi' come il gruppo locale. Uno di questi e' il quintetto
di Stephen, di cui forse hai sentito parlare. Delle cinque galassie
quattro mostrano red shift simili, ed una quinta un red shift
nettamente inferiore. Supponi che le cinque galassie facciano parte
dello stesso spazio gravitazionale, e che la quinta sia sensibilmente
piu' lontana da noi, e che il "centro di gravita' " del sistema sia
pertanto piu' vicino alle altre quattro galassie. Localmente la
quinta galassia si muove verso le altre quattro piu' di quanto queste
ultime si muovano verso di essa, e quindi la quinta si allontana meno
rapidamente da noi.
Per ora indirizzerei i miei sforzi verso l' individuazione di spazi
gravitazionali cosi' come descritti, e cercherei di scoprire moti di
avvicinamento reciproco tra galassie lontane.
In verita' ho qualche altra idea, ma, prima di manifestarla vorrei
raccogliere qualche altro dato.
Per concludere, anche se la teoria repulsiva non avesse i vantaggi su
esposti, e fosse alla pari con la gravita', un atteggiamento corretto
dovrebbe essere quello di concederle pari dignita', per lasciare
spazio alla ricerca di un mezzo per risolvere il dubbio.
Spero di averti risposto.
Ciao. Antonio.
Received on Wed Jun 09 1999 - 00:00:00 CEST

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