> Insegnare la relativita' al liceo non puo' essere altro che
> indottrinare in maniera vergognosa un giovane di 18anni: ma come
> potra' mai risultare di beneficio (tutto questo) per la maturita' e
> per la comprensione della natura fisica per i ragazzi che a mala pena
> sanno impostare un problema fisico che faccia uso di una derivata e di
> un integrale?
Guarda, io l'avevo fatta in 5a liceo. Unica classe di tutto il liceo
ad averla fatta. E da l� su 16 in 3 siamo andati a far fisica (e ora
in 5 anni netti siamo tutti e 3 dottorandi!). E un quarto fa
ingegneria fisica con ottimi risultati. Nessuno delle altre 5 sezioni
� andato a far fisica. Forse qualcosa su come spiegava la nostra
professoressa vuol dire.
La relativit� in quinta non pone alcun problema. Dai i due assiomi e
ricavi le trasformazioni per sistemi che traslano lungo un solo asse.
2 /3 ore di lezione. L'unica cosa che non riesci a far capire a quelli
di quinta (e infatti mica l'aveva capito nessuno) � perch� "imponendo
che le leggi della fisica non cambino in forma in nessun sistema di
riferimento"(cosa che tutti trovano ragionevolissma all'istante) il
sistema di trasformazioni debba essere lineare.
I conti son facili e poi puoi far fare un sacco di esercizi per far
comprendere il senso fisico della cosa.
Satelliti che mandano segnali, esperimento di micchelson e morley,
treni e fulmini, astronavi con orologi ed altre cose carine se ci si
sbizzarisce.
Un giorno poi vai a vedere quelle belle videocassette sponsorizzate
dalla esso girate nel '30 con due simpatici fisici che fanno
esperimenti strambi e hai dato pi� che un'infarinatura. Viene capita
meglio la relativit� che l'entropia in termodinamica, che quella
rimane un punto di domanda gigante di "cosa sara' mai sto "diQ" e in
che modo mi potr� mai significare quanto casino c'�"
Received on Thu Jun 10 2010 - 23:21:24 CEST
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