R: Epistemologia della fisica.

From: Enzo Berardi <berardi_at_ba.infn.it>
Date: 1999/05/24

Mauro D'Uffizi <aduffiz_at_tin.it> wrote in message
7hrogc$cka$11_at_nslave1.tin.it...

>
>.....
> Insomma ho sentito pi� volte affermare che una teoria fisica deve spiegare
> tutti
> gli esperimenti conosciuti e prevedibili, mentre basta un solo esperimento
> negativo a dimostrare che � sbagliata, poi ho sentito le stesse persone
> affermare che quando sbaglia nel prevedere un fenomeno, � giusto apportare
> modifiche e non abbandonarla.
>

E uno di quelli � il sottoscritto!!! Buongiorno a tutti da un umile fisico
sperimentale il cui scopo � quello di capire un po' di pi� sulle leggi della
natura.
L'errore, e qui caro Mauro mi permetto di essere abbastanza duro, che tu
commetti � quello di ragionare in maniera troppo netta.
Quando un esperimento ha come risultato inequivocabile la violazione di una
teoria ci� non � condizione necessaria per l'abbandono di tutta la teoria.
Infatti ogni modello della realt� che i fisici costruiscono viene edificato
facendo ipotesi pi� o meno plausibili, e se un esperimento contraddice una
teoria la prima cosa da verificare � in che modo la contraddice. Insomma si
deve capire quale delle ipotesi deve essere rivista. Se � solo una, poniamo,
fra 10, allora non c'� alcuna ragione di *buttare tutto a mare*, ma si pu�
fare un tentativo di descrivere la realt� facendo a meno di quella ipotesi o
riformulando la teoria cambiando tale ipotesi alla luce dei risultati
sperimentali.

La scienza non procede per colpi di accetta, procede per gradini. Anche le
teorie pi� innovative (la Meccanica Quantistica per esempio) sono nate dalla
formulazione di una sola ipotesi fortemente innovativa, che poi ha condotto
ad un fiume di nuove affermazioni.

E' molto bello vedere in un newsgroup di fisica che esiste gente non del
mestiere appassionata alle problematiche della scienza moderna. Avrei solo
un desiderio, che ci sia, da parte di chi critica stando al di fuori, un po'
di rispetto per il lavoro fatto da molti che, invece, sono del mestiere, e
che non sono affatto degli inguaribili conservatori dello status quo (lo so
che tu non l'hai detto, ma questo � un po' il messaggio che si agita
nell'aria di codesto newsgroup; se poi mi sbaglio: meglio!).

Per poter capire la Meccanica Quantistica o la Relativit� Generale occorrono
anni di studio approfondito poich� tanto � il lavoro fatto da chi la fisica
la fa per mestiere e (ma so che questo non � il tuo caso) trovo abbastanza
presuntuoso e pretestuoso che qualcuno, dopo aver letto qualcosa si senta
abile a dare una *spiegazione di questo o quel paradosso*.

L'entusiasmo � meraviglioso e spero che qualcuno dei pi� giovani ed
entusiasti critici del conservatorismo in fisica abbia la voglia di studiare
e fare fisica a livello professionale, portando cos� le sue idee *dentro il
palazzo*, le cui porte sono molto pi� aperte di quanto non sembri.

Enzo Berardi.
Received on Mon May 24 1999 - 00:00:00 CEST

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