Re: Il paradosso dei gemelli

From: Frengo <stop_at_stop.fg>
Date: 1999/05/14

Caro Claudio,
mi sembra che tu abbia troppa poca fiducia nei confronti degli
sperimentatori. E' chiaro che avranno preso tutte le precauzioni del
caso per escludere o ridurre al minimo gli effetti delle accelerazioni
sugli orologi. (Tipo non prendere orologi a pendolo :-))
Non � difficile pensare a dei modi per aggirare le tue obiezioni, tipo
portare due aerei alla stessa velocit� con le medesime accelerazioni,
fermare dopo un certo tempo uno dei due, e dopo un certo intervallo di
tempo fermare il secondo sottoponendolo alle stesse accelerazioni del
primo. A questo punto la differenza di tempo misurata non potrebbe
essere imputata alle accelerazioni, a meno che tu non voglia mettere in
dubbio l'invarianza per traslazioni temporali della fisica.
In ogni caso, ci sono tantissime altre conferme della "dilatazione dei
tempi" (oltre che prove teoriche indiscutibili una volta ammesse le
premesse di principio di relativit� e costanza della velocit� della
luce).
Basti pensare ai mesoni prodotti dai raggi cosmici, che se non fosse per
questo effetto relativistico, non "farebbero in tempo" ad arrivare
"vivi" al suolo, cosa che invece fanno regolarmente. (Beati loro.)


Ciao,
Frengo.

"Pipitone Esp. Claudio" wrote:


> A mio parere l'asimmetria consiste solamente in un'accelerazione del
> moto interno dell'orologio a causa delle accelerazioni a cui lo
> strumento e' stato sottoposto; dall'esperimento mi pare si possa
> trarre solamente la conclusione che l'orologio sottoposto ad
> accelerazione non e' piu' sincronizzato con l'orologio campione
> mediante il quale e' stata eseguita la taratura iniziale.
> Si rileva quindi una perturbazione del moto interno dell'orologio
> quando questo venga accelerato, la cui magnitudo dipende
> esclusivamente dal tipo di orologio (un pendolo od un orologio al
> quarzo ridentiranno in modo molto diverso fra di loro...).
> Mi pare persino ovvio e non un paradosso il fatto che il moto uniforme
> che si svolge all'interno dell'orologio e che ne caratterizza il
> funzionamento, risulti perturbato quando l'orologio stesso venga
> accelerato.
>
Received on Fri May 14 1999 - 00:00:00 CEST

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