Re: Epistemologia della fisica.
On Fri, 14 May 1999 10:05:15 +0200, "Mauro D'Uffizi" <aduffiz_at_tin.it>
wrote:
>Mi e stato ribadito piu volte il concetto che i modelli in fisica hanno un
>valore puramente strumentale, non importa la loro rispondenza ad una realta
>peraltro difficilmente definibile, bensi la loro capacita di previsione.
Questo e' valido quando la realta' e', appunto, difficilmente
definibile.
>Devo dire pero che ogniqualvolta un esperimento mette in crisi un modello,
>vi si apporta una piccola modifica ed il modello viene ancora ritenuto
>valido fino alla prossima prova contraria.
Fino a quando funziona...
>Mi domando allora perche sia stato abbandonato il modello Tolemaico, in fin
>dei conti bastava di tanto in tanto aggiungere un altro epiciclo!
Quando la realta' diventa definibile, allora si deve adoperare un
modello che, nelle parti ove essa e' ben definita, la ricalchi
fedelmente. Possiamo oggi facilmente vedere che i pianeti girano
intorno al Sole, quindi il modello di Tolomeo sarebbe inaccettabile;
purtroppo ci e' ancora impossibile separare i quark o vedere come era
l'universo 10 miliardi di anni fa, quindi in questi casi si usa un
modello che "deve funzionare" e basta: non possiamo dire quanto il
modello sia fedele alla realta', se non conosciamo la realta'.
>A me sembra che questo modo di intendere la fisica sia estremamente
>riduttivo,
al contrario... permette di fare studi e previsioni anche nei casi in
cui sarebbe impossibile farli, se si pretendesse di "conoscere
perfettamente la realta'"
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Received on Mon May 17 1999 - 00:00:00 CEST
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