Mauro D'Uffizi wrote:
Giusto qualche commento al volo, lasciando a qualche specialista i
punti piu' tecnici.
> E' possibile che la relativit� ristretta sia sbagliata?
A rigore non e' impossibile che domani il sole non sorga.
Ciononostante, io punto lo stesso la sveglia tutte le mattine :-)
Fuor di metafora, se si ha una teoria ben confermata e' insensato
abbandonarla senza forti ragioni sperimentali o inconsistenze interne, e
soprattutto senza che ci sia una teoria migliore a disposizione. Le
teorie sono i nostri tentativi di capire la realta': possono essere
sbagliati, ma sono quanto di meglio possiamo fare (e abbiamo fatto
piuttosto bene, a dire il vero) e non ha senso abbandonarli al solo
dubbio che possano essere errati. Cosi' facendo ci condanneremmo da soli
all' ignoranza e all'inazione, visto che di tutto (Descartes docet)
sipuo' dubitare.
[esempio del protosincrotrone]
> Ora io non voglio dire che questa sia la spiegazione corretta, ma � del
> tutto impossibile che sia cos�?
Direi di si'. Esistono dei limiti superiori sperimentali per la massa
del fotone e sono enormemente bassi, troppo per la tua idea.
> A parte che il progresso tecnologico attuale � quasi tutto figlio della
> teoria dei quanti che da 70 anni resiste caparbiamente ai tentativi di
> incorporarla nella relativit�,
Questo non e' vero. E' vero che la teoria quantistica relativistica non
e' ancora completa, ma di essa esiste una grande quantita' di risultati
verificati sperimentalmente molto bene. Per esempio l'elettrodinamica
quantistica prevede il rapporto giromagnetico dell'elettrone con 11 (o
sono 13?) cifre significative, per non parlare del Lamb shift.
Un altro esempio piu' "visivo" (in senso stretto) e piu' attinente alla
scienza dei materiali sta nel colore dell'oro. Se si calcola la
struttura elettronica dell'oro (o anche del rame) e da essa si estrae il
coefficiente di assorbimento della luce si trova che l'oro dovrebbe
essere grigio, come quasi tutti gli altri metalli. Rifacendo i conti con
le correzioni relativistiche (equazione di Dirac) si ottiene un bel
massimo di assorbimento nel violetto... quindi il colore predetto e' il
giallo!
Insomma, la relativita' non e' estranea nemmeno alla fisica delle basse
energie, anche se ovviamente vi gioca un ruolo minore.
> Ma ammessa la non esistenza dell'etere, quale teoria poteva giustificare
> quel risultato, dico tra quelle classiche?
> Ebbene se si fosse presa pi� in considerazione la teoria corpuscolare,
> l'esperimento non si sarebbe neanche dovuto fare. Ai fotoni non serviva
> l'etere per propagarsi nel vuoto.
I fotoni non sono corpuscoli classici: sono quanti del campo el.mag..
Ci sono ragioni ben precise (interferenza, diffrazione) per rifiutare
un'interpretazione corpuscolare classica della luce.
--
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Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it:6163/~esmargia
Received on Mon May 10 1999 - 00:00:00 CEST