Newton ingannato dalla mela.
Poniamo una mela in un punto dello spazio tale che si trovi in
equilibrio gravitazionale. La mela resta ferma.
Facciamo ora la seguente assunzione:
La gravita' non esiste; esiste solo una forza repulsiva che pervade
tutto l' universo, e in ogni punto e' riscontrabile come proveniente
uniformemente da tutte le direzioni ( come la radiazione di fondo ).
Questa radiazione repulsiva esiste indipendentemente dalle masse,
si manifesta in presenza di esse, ed ha la capacita' di respingere le
masse con una forza che e' proporzionale alle masse stesse.
Nella nostra mela la radiazione repulsiva che proviene da tutt'
intorno si annulla al centro della mela stessa, che resta ferma.
Una massa dal canto suo "scherma" questa radiazione, in misura
proporzionale alla massa stessa; cioe' , di quanto la massa viene
spinta di tanto essa scherma la radiazione, per ogni direzione
considerata.
Parte di questa radiazione attraversa le masse; la quantita' di
radiazione che attraversa una massa e' inversamente proporzionale
alla massa stessa.
Avviciniamo alla mela una seconda mela;
succede quanto segue: ciascuna mela scherma per l' altra mela una
parte della radiazione che prima la colpiva; l' equilibrio e' alterato
mancando una parte di spinta da una certa direzione, e le due mele si
avvicineranno fino a toccarsi e a collocarsi in un nuovo punto di
equilibrio.
La Terra schermava abbastanza sostanzialmente la radiazione repulsiva
proveniente dagli antipodi dell' albero di mele di Newton, mentre la
radiazione proveniente dall' alto era meno attenuala; e la mela fu
"spinta" sulla testa di Newton.
Personalmente seguo da anni questo modello per la "lettura" dei fatti
gravitazionali, e fino ad ora ha funzionato.
Ho esposto il concetto in maniera molto semplificata, e tutti saprete
fare le estrapolazioni e generalizzazioni del caso. Vi accorgerete che
tutti i conti tornano, compreso le orbite, le fionde gravitazionali,
etc.
Quando andrete ad immaginare un esperimento per fare una verifica vi
troverete di fronte alle stesse difficolta' trovate per la gravita'.
Tuttavia io non ci ho ancora rinunciato.
Mi pare di poter dire che questa radiazione repulsiva non possa essere
identificata con cio' che normalmente si intende per antigravita' , se
quest' ultima e' definita come forza di repulsione tra masse.
Questo modello spiega altrettanto bene almeno le stesse cose che
sono spiegate normalmente con la gravita', e spiega meglio l'
espansione dell' universo.
A chi chiedera' cosa sia questa radiazione repulsiva, per il momento
rispondero' che glielo diro' non appena lui mi avra' detto che cos' e'
la gravita'.
Pensateci un pochettino, e vediamo se e' il caso di metterci a cercare
questa radiazione repulsiva piuttosto che la gravita'. Io ci ho gia'
pensato un poco, e, con questa ottica differente dovrebbe essere
possibile progettare esperimenti che nel caso della gravita' sarebbero
insensati.
Aspetto vostri commenti.
Ciao. Antonio
Received on Tue May 04 1999 - 00:00:00 CEST
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