Alberto Macchia ha scritto nel messaggio <371DFA46.53DD064_at_auselda.it>...
>
>L'effetto Volta non ha niente a che fare con l'effetto fotovoltaico...
>in ogni caso la giunzione tra i due metalli dev'essere a secco, mentre
>il circuito va chiuso all'altra estremita` con un bagno elettrolitico (e
>non d'acqua pura)!
Se ho parlato di effetto fotovoltaico era perch� intendevo l'effetto dovuto
all'assorbimento di fotoni da parte della giunzione rame-ossidulo di rame
con successiva produzione di corrente, per intenderci il prototipo delle
celle fotoelettriche moderne.
La descrizione pi� credibile dell'esperimento di Volta che ho trovato dice
che
Volta producesse lo strato di ossidulo riscaldando la lastra di rame in aria
e che poi vi applicasse gli elettrodi a pressione, una rete dalla parte
ossidata e un filo da quella
di rame lucido, e che illuminando la parte ossidata si producesse una ddp
che
avrebbe fatto segnare il galvanometro.
E' questo che non mi � riuscito di ottenere.
Per quanto riguarda quello che tu chiami effetto Volta, credo tu ti
riferisca alla
pila di volta, per la quale egli recita: ogniqualvolta tra due conduttori di
prima specie,
diversi tra loro, si interpone un conduttore di seconda specie
(elettrolitico), si ha lo sviluppo di una forza elettromotrice.
Questo mi � riuscito di produrlo anche troppo spesso, anzi spesso sarebbe
stato utile riuscire ad evitarlo.
Comunque grazie. Mauro.
Received on Wed Apr 28 1999 - 00:00:00 CEST
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