Re: plutonio -> elettricita' -> incidenti
Marco Coletti) wrote:
>Qualcuno sa su che principio si fonda l'alimentazione a plutonio delle
>sonde spaziali?
In un recente passato su sonde automatiche e satelli artificiali si
sono impiegati dei diodi (a semiconduttore?) capaci di convertire il
calore generato dal decadimento del plutonio direttamente in energia
elettrica a basso voltaggio. Il sistema non era molto efficiente n�
capace di generare grosse potenze, ma vi si doveva ricorrere quando i
pannelli solari non erano in grado di fornire un'adeguata quantit� di
energia, magari per l'eccessiva distanza dal sole raggiunta dalla
sonda.
Impensabile, come hai fatto notare giustamente tu, il ricorso a un sia
pur piccolissimo reattore a fissione.
>la NASA ha creato la
> possibilit� di una immane tragedia per le persone (e la vita) sul nostro
> pianeta.
Non esageriamo! Negli anni '80 un satellite artificiale russo (o
meglio, sovietico) alimentato da un apparato di questo tipo (che sui
giornali venne naturalmente presentato in maniera imprecisa come
"reattore nucleare") fin� fuori controllo e precipit� in una regione,
fortunatamente disabitata, del Canada settentrionale (vicino al Gran
Lago degli Orsi, se vuoi dare un'occhiata all'atlante) disperdendo
tutto il suo contenuto in radioisotopi sul terreno, e non
nell'atmosfera (meno male!).
A proposito di pasticci e di cose pericolose che piovono dal cielo...
In un vecchio numero della Rivista Italiana Difesa (pubblicazione a
mio avviso piuttosto seria e attendibile) lessi una notizia che aveva
dell'incredibile: durante un volo a bassa quota su una base della Gran
Bretagna un aereo dell'USAF avrebbe "perduto" un ordigno termonucleare
(!) agganciato sotto la fusoliera. In seguito all'impatto con il
terreno, detonarono le lenti di esplosivo convenzionale che hanno il
compito di far implodere il mareriale fissile e innescare cos� la
reazione di fissione, che crea le condizioni di pressione e
temperatura necessarie alla fusione dei nuclei leggeri, e quindi alla
liberazione della spaventosa quantit� di energia che si ha in
un'esplosione termonucleare.
Chi aveva progettato i sistemi di sicurezza del pericoloso confetto
evidentemente sapeva il fatto suo, dato che la detonazione
dell'esplosivo ebbe come unica conseguenza quella di distruggere
l'ordigno e contaminare (soprattutto con deuterio e trizio) una
piccola area del campo d'aviazione.
Ciao
Paolo
Received on Sun Apr 25 1999 - 00:00:00 CEST
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