Elio Fabri ha scritto:
>Il tutto non e' ovviamente possibile qui.
>
Di cio' mi rendo conto, e anzi apprezzo gia' moltissimo la tua
pazienza.
>
>> Mi piacerebbe capire come si configura la differenza di energia tra
>> due fotoni di diversa frequenza
>L'energia e' proporzionale alla frequenza: E = hf.
La formula la conoscevo, ma speravo di capire qualcosa di piu'.
Per un comportamento ondulatorio non riesco a svincolarmi da un
concetto di ampiezza, e, come espressione grafica, mi viene in mente
una sinusoide. A parita' di ampiezza un fenomeno oscillatorio ha un
valore medio (non importa di che cosa, dipende dal tipo di fenomeno)
indipendente dalla frequenza. Percio' avevo supposto che, perche' i
conti tornino ( e h conservi la sua qualita' di costante), un aumento
di l. d' onda debba essere accompagnato da una diminuzione di questa
ampiezza e viceversa. Ampiezza di che cosa non lo so, in quanto non
posso cavarmela semplicemente dicendo "delle oscillazioni del livello
energetico"; se dovessi inventarmi qualcosa sotto minaccia armata,
direi piuttosto "delle oscillazioni del rapporto energia-massa", o
altre amenita' del genere.
Puoi spendere solo una decina di parole per rispondermi circa l'
ampiezza (e di che cosa) ?
>> quanto si assume che sia grande un fotone
>.........
> ci sono fotoni
>cortissimi ma anche lunghi parecchi metri, e forse di piu'.
>
OK. Immaginavo circa cosi', anzi "peggio", e cioe' fotoni "lunghi"
anche molto di piu, ed enormi per frequenze molto basse.
Ti ringrazio e ti saluto. Antonio
Received on Tue Apr 27 1999 - 00:00:00 CEST
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