Marco Coletti scrive :
> Mi chiedo come si riesca a generare 750 W di potenza elettrica con del
> plutonio su una sonda spaziale.
> Di certo su una piccola sonda un comune reattore a fissione con tanto
> di circuito idraulico e turboalternatore non ci sta (considerando poi
> che si dovrebbe caricare un bel po' di acqua...).
>
> Qualcuno sa su che principio si fonda l'alimentazione a plutonio delle
> sonde spaziali?
Se non ricordo male (sono passati diversi anni!) , una generazione di
bassi livelli di potenza da isotopi radioattivi si puo' ottenere
sfruttando l' energia raccolta direttamente dalla radiazione emessa
nel decadimento , e trasformata (per impatto) in energia termica .
Il processo si chiama Gamma-heating (letteralmente riscaldamento da
raggi gamma).Un analogo processo puo' essere dovuto alla radiazione
neutronica , anche se non so' (sul momento) quale dei due e' usato nel
caso specifico (propenderei per il primo).
Nel caso di sonde spaziali, il calore cosi' generato viene poi trasmesso
ad un fluido ad alta capacita' termica (rispetto all' acqua) come ad
esempio il mercurio , che subisce un tipico ciclo termodinamico alla
fine del quale si ha una trasformazione di calore in energia meccanica
(turbina) e quindi in energia elettrica .
Per inciso , l' uso di fluidi ad alta capacita' termica serve proprio
per "contenere" pesi e dimensioni dell' impianto .
Questo e' solo un esempio di tipologia d' impianto che permette di
trasformare calore in energia elettrica in una sonda del tipo in oggetto
ma credo che esistano anche altri metodi .
Ciao
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A.L.I.E.N.
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Received on Wed Apr 21 1999 - 00:00:00 CEST