Re: Conservazione osservabile in MQ
On Jun 3, 11:27�pm, Army1987 <army1..._at_foo.invalid> wrote:
> On Thu, 03 Jun 2010 12:59:18 -0700, Valter �Moretti wrote:
> > Comunque tu poi come indichi le coppie ordinate? �Se con (a,b), poi come
> > lo distingui dal prodotto scalare? Per questo io non uso ( .,. ) per
> > indicare il prodotto scalare.
>
> Potresti usare <a,b>... (Gli intervalli aperti li indichi ]a,b[,
> suppongo...)
certo, lo trovi su vari libri, per� a me non piace molto. Sul mio ho
usato ( | ) per il prodotto scalare, ( , ) per le coppie ordinate e,
tragedia, ancora (a,b) per gli intervalli. Non ho mai usato < , > mi
pare. Comunque � sempre un gran casino :-) ed ogni notazione ha i suoi
problemi.
> Anche se non mi � mai capitato un contesto in cui non era ovvio che
> qualcosa era un prodotto scalare e non una coppia ordinata o un
> intervallo aperto, o viceversa.
problemi del secondo tipo non li ho mai trovati, ma del primo si: gi�
scrivere questo "il prodotto scalare � una applicazione che associa
alla coppia ordinata di vettori (f,g) il numero (f|g) tale che..."
sarebbe un problema.
> E dopo aver visto usare i sia come unit�
> immaginaria sia come indice di sommatoria *nella stessa formula* (idem
> per k sia come vettore d'onda sia come versore dell'asse z), non mi fa
> paura pi� niente. :-)
� vero a me capita qualche volta a lezione ma spesso gli studenti non
se ne accorgono perch� "vedono quello che vogliono vedere" seguendo le
mie indicazioni orali, per� poi a casa non capiscono pi� bene, allora
ci devo stare attento.
> (FWIW, personalmente quando posso uso la i in corsivo per gli indici e
> "diritta" per l'unit� immaginaria, e chiamo il versore dell'asse z u_z o
> z^.)
si, ma il corsivo alla lavagna � difficile farlo, specie se uno, come
me, scrive come una gallina ubriaca.
Ciao, Valter
Received on Fri Jun 04 2010 - 15:26:25 CEST
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