Re: Quesito: "c" in Relativita' Generale

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 1999/04/01

Marco wrote:
>
> Mi e' stato detto che in Relativita' Generale "c" rimane costante, cioe'
> che vale E=mc^2, ma che tuttavia la velocita' di propagazione della luce
> non e' piu' "c" in RG, in quanto ci sarebbe la presenza di un termine
> dovuto appunto alla presenza di "campo gravitazionale"...o comunque alla
> curvatura spaziotemporale dovuta alla presenza di materia.
> Premettendo di non conoscere RG e di non avere nemmeno gli strumenti
> tecnici per poterla conoscere in senso tecnico,
> vorrei sapere se c'e' qualcuno che possa chiarirmi la cosa "traducendo"
> in versione divulgativa anche se, nei limiti, piu' rigorosa possibile.
> Aggiungo che l'informazione sulla non costanza della velocita' di
> propagazione della luce mi e' stata data sia da uno storico della fisica
> che dovrebbe conoscere bene RG sia da uno sperimentale che lavora ad un'
> antenna gravitazionale questo per non dire che' e' una notizia ricavata
> da una fonte poco attendibile.
>
> Non vorrei avere fatto confusione io capendo che "c" non sarebbe piu'
> costante rispetto alla etrica della relativita' ristretta.
> Ma se ho capito bene (pur se detto male), in presenza di materia, la
> velocita' di propagazione della luce, prevista dalle equazioni che
> descrivono la meccanica relativistica nella loro forma rigorosa (almeno
> limitandosi a quella di Einstein), non sarebbe "c" ma qualcosa di
> diverso.
>
> Grazie a chi volesse provare a diminuire il mio grado di confusione.. !
>
> CIAO


 Ciao, ti dico subito che ti hanno detto cose per lo meno imprecise.
 La definizione di velocita' in RG ha senso in particolari sistemi
 di riferimento detti "localmente inerziali" che sono, in pratica,
 i sistemi di coordinate che usano osservatori in caduta libera in un
 campo gravitazionale. La velocita' della luce misurata in tali sitemi
 di riferimento e' sempre c punto e basta.

 Se poi uno usa coordinate "folli" magari pero' utili in pratica e
 decide di chiamere "velocita'" il rapporto tra l'incremento delle
 coordinate "spaziali" e quello della "coordinata temporale" (nota che
 non ho detto tempo) allora si puo' ottenere qualsiasi valore della
 velocita' della luce. Ma non c'e' nemmeno bisogno di mettersi in
 relativita' generale, anche in relativita' speciale si riesce ad
 ottenere la stessa cosa!

 Ciao, Valter Moretti
Received on Thu Apr 01 1999 - 00:00:00 CEST

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