Re: Galassie in fuga e redshift

From: Antonio Iovane <iovane_at_tin.it>
Date: 1999/03/29

On 22 Mar 1999 14:53:42 +0100, Gianni Comoretto
<comore_at_arcetri.astro.it> wrote:

>Alternativamente, tu proponi che sia la luce piu' lenta, ma che la
>sua frequenza sia la stessa. In questo caso, per far tornare le
>osservazioni, significa che devi dividere c per z.
>
>Credo che anche altre osservabili cambierebbero, ad es. una luce piu'
>lenta
>credo si comporti diversamente se attraversa una lente o un prisma.
>Ma un reticolo di diffrazione ne misura la lunghezza d'onda, quindi
>lo spettro misurato da un astrofisico da' z espresso come rapporti di
>lunghezze d'onda.

In verita' l' ipotesi e' che la luce acceleri con la distanza,
altrimenti a parita' di frequenza avremmo una diminuzione di lambda, e
non un incremento.

Il reticolo di diffrazione e' effettivamente uno strumento che lascia
spazio ad ambiguita' interpretative, se e' vero che tiene conto solo
della lunghezza d' onda, come sembra.
Per questo sarebbe interessante un confronto con lenti o prismi.
Sono stati osservati spettri di oggetti molto lontani usando lenti o
prismi? se si, i risultati concordano con quelli del reticolo?
Se hai dati in merito, ti prego di fornirmeli.

Nel precedente messaggio ti ho fatto una domanda circa la necessita'
di rimettere a fuoco un telescopio rispetto a due sorgenti a distanza
sensibilmente diversa o, per meglio dire, con z sensibilmente diversa;

mi riferivo a due sorgenti entrambe lontane almeno qualche miliardo di
anni luce, in modo da poterle agevolmente approssimare entrambe a
sorgenti puntiformi all' infinito.
Il senso della domanda dovrebbe essere chiaro, in quanto ogni
telescopio ha almeno qualche lente, almeno nell' oculare. Non so se
tecniche di correzione di aberrazioni cromatiche possano, non volendo,
annullare l' effetto che ci si potrebbe attendere in base alla mia
ipotesi, cioe' necessita' di ritoccare il fuoco ( il red shift, se
derivante da Doppler, non dovrebbe avere effetto su cio; e' vero che
dell' UV sara' entrato nel visibile e del visibile sara' uscito
nell' IR, ma questo interessa solo il colore apparente complessivo
dell' oggetto). Naturalmente il presupposto e' che un prisma o lente,
di fronte ad una stessa lunghezza d' onda, si comporti diversamente a
seconda della velocita', e questo forse e' ancora un interrogativo.

Questo semplice dato sperimentale (rimetto a fuoco oppure no) dovrebbe
essere disponibile e forse anche in tuo possesso; se si, ti prego di
fornirmelo.

Ciao. Antonio.
Received on Mon Mar 29 1999 - 00:00:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:34 CET