>> Ciao Enrico, una cosa non mi e' chiara: come si puo' affermare che gli
>> orologi di questi esperimenti che citi avevano velocita' uguali in modulo
>> rispetto all'etere? Potresti descrivere precisamente i dati sperimentali a
>> cui ti riferisci?
>
> Si tratta di un Gedankenexperiment (esperimento ideale)
>per mostrare che l'ipotesi "un orologio in moto rispetto all'etere con
velocita' v
>rallenta diun fattore gamma=sqrt(1-v^2/c^2)" non porta agli stessi
risultati della
>RR (o della teoria completa di Lorentz), e che le differenze nei risultati
>sono dello stesso ordine del risultato stesso. Una tale differenza
>sarebbe gia' stata notata da tempo in un qualunque esperimento di misura
della
>dilatazione temporale: siccome questi ultimi confermano la RR,
>disprovano l'ipotesi di cui sopra.
Ciao Enrico, io ero in verita' interessato piu' agli esperimenti *reali*
che non a un Gedankenexperiment; comunque potresti per cortesia citare i
dettagli di codesto esperimento ideale nonche' i dettagli di un esperimento
reale che conferma la RR ma non la teoria di Lorentz?
> Logicamente assurdo, no. Ma qualunque teoria internamente consistente
>puo' essere resa compatibile con i dati sperimentali aggiungendo un
>numero sufficiente di ipotesi ad hoc: quando questo numero diventa
>troppo grande, si perde la possibilita' del confronto con gli
>esperimenti
>e si esce dunque dall' ambito scientifico per entrare nella metafisica.
Questo non e' un male (secondo me), perche' sotto sotto un po' di
metafisica c'e' sempre, anche nell'attuale paradigma.
>"hypotheses non fingo" scriveva Newton.
Il che non gli impedi' di teorizzare lo Spazio Assoluto, ritenuto da Mach
"una mostruosita' metafisica". Ripeto: la fisica di ogni epoca ha la sua
brava metafisica... io mi stupisco come al giorno d'oggi il termine
"metafisica" abbia una connotazione dispregiativa.
>> Naturalmente l'etere di Lorentz non ricalca affatto i modelli meccanici
>> ottocenteschi.
>
> Il che e' irrilevante per la critica fatta, ovvero: "spiegare" qualcosa
>per mezzo di un ente ipotetico ha senso solo se questo ente permette di
>fare nuove predizioni o di risolvere problemi aperti. Altrimenti la
>necessita' di "spiegare" ci porta semplicemente ad un regresso
>all'infinito. Come le spieghi le proprieta' elastiche dell'etere?
Non le spiego. Esattamente come il paradigma attuale non spiega il perche'
dell'inerzia di un corpo. Riguardo al fatto delle predizioni e soluzioni
di problemi aperti, non si puo' escludere che una teoria dell'etere,
opportunamente sviluppata, possa dare qualche contributo. Comunque queste
sono considerazioni personali non completamente attinenti al topic: la
teoria dell'etere di Lorentz e' invalidata o no da *esperimenti*? Ciao
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Received on Mon Mar 22 1999 - 00:00:00 CET