Re: Una domanda da profano
On 12 Mar 1999, Tibetano wrote:
> L'albero che io vedo in questo strapotentissimo telescopio � quello di
> questo istante oppure un albero di mille anni fa?
Beh, secondo te ? Non devi avere paura di quello che stai pensando :)
(cfr. dopo) ...
> Se l'albero che osservo � attuale allora il telescopio � praticamente uno
> strumento che viaggia nel tempo?!?!
Ferma le macchine, del tempo e non ! ( :-) )
Per potere dire che viaggi nel tempo dovresti potere interagire con
l' albero in questione ... il viaggiatore nel tempo di Wells non si limita
ad osservare gli Eloi e i Morlocchi, (anzi, coi Morlocchi ci fa pure a
botte ), bensi' vi interagisce ...
Per interagire con un oggetto lontano, per es., potresti inviargli un
fascio laser. Se tu ci provi con l'albero in questione, nel caso piu'
semplice, dovrai aspettare 1000 anni (tu) affinche' il fascio possa essere
ricevuto dall'albero (o dal Titiro locale, supponendo che l'albero fosse
un faggio), e poi altri mille per una eventuale risposta ...
Se dici che questo e' un viaggio nel tempo, allora lo stesso devi dire di
Virgilio:tu leggi i suoi versi dopo quel paio di millenni, anche se non puoi
rispondere (per quanto se ne sappia) ... ma ad ogni modo potresti dire
che Virgilio ha viaggiato nel tempo ...nel futuro per essere precisi.
Da questo stesso punto di vista tu che lo leggi stai viaggiando nel
passato ...
Pero' questo non e' quello che in genere la gente chiama viaggio nel tempo...
Ad esempio guarda H.G.Wells (non quello di Dylan Dog, naturalmente ;-) ):
Il suo viaggiatore del tempo sta nel suo laboratorio, aziona la macchina
che lo porta a spasso (istante per istante) nel futuro prossimo, e poi in
quello remoto, e sempre piu' remoto ... intanto la macchina rimane nel
posto laddove era la sua casa ...
A proposito della macchina del tempo, esiste il *seguito autorizzato* del
libro di Wells, che si chiama *l'incognita tempo* di S.Baxter.
E' un libro abbastanza divertente, anche se soffre degli inevitabili
problemi del secondo arrivato ... in effetti non e' all'altezza del
classico, pero' pero'...
L'autore (matematico di formazione) da' una possibile *giustificazione
teorica* (naturalmente nel senso dei romanzi di fantascienza) basata sulla
cosiddetta *Interpretazione a Molti Mondi*, dalla quale fa *figliare* il
suo romanzo con una serie di intrecci non banali ... (alla fine
diventa quasi difficile ricordarsi tutto, se lo leggete in piu' giorni).
Se qualcuno l'aveva letto, mi avrebbe fatto piacere sentire qualche
parere...
grazie per lattenzione
bye mr
Received on Mon Mar 15 1999 - 00:00:00 CET
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