Re: Campo elettrostatico sulla superficie di un conduttore carico

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1999/03/09

Yot ha scritto:
> Se considero un conduttore sferico di raggio R, immerso nel vuoto e
> dotato di carica q distribuita sulla sua superficie, il modulo E(r)
> del vettore campo elettrostatico vale:
> 1) r<R E(r)=0
>
> 2) r>R E(r)=q/4ºr� dove � � la costante dielettrica assoluta nel
> vuoto (Scusate il carattere ma non sapevo come scriverla)
Non usare caratteri strani: guarda che cosa e' arrivato!

> 3) r=R E(R)=?
> Ho sentito dire che vale la semi somma di 0+q/4ºR� cio� q/8ºR�,
> se fosse cos� potreste spiegarmi il perch� ?
> E se cos� non fosse potreste dirmi e spiegarmi quanto vale E(R) ?

Bisogna mettersi d'accordo su che cosa si vuole.
Se ci si mette nell'astrazione matematica (carica continua, superfici
ideali) e se si vuole la forza che agisce su una carica puntiforme, il
sentito dire e' giusto.
Se chiami questo "campo elettrico", hai la risposta.
Il punto importante e' che in queste condizioni il campo elettrico e'
discontinuo sulla superficie.

Ma se pensi a una situazione reale, e' chiaro che il campo "proprio
sulla superficie" non ha senso, perche' la superficie in realta' non
esiste (esiste una distribuzione di atomi). Allo stesso modo, non
esistono cariche puntiformi, ecc.
Percio' nei casi reali quella forza 3) non rappresenta niente di
utilizzabile per studiare fenomeni, prevedere qualcosa, ecc. Invece i
due casi esterno e interno hanno senso, perche' li' il problema della
continuita' della superficie, delle dimensioni della carica di prova,
ecc. non si pone in modo critico.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Tue Mar 09 1999 - 00:00:00 CET

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