>
>Non sono convinto....., e' il tempo all'interno dell'astronave che
>rallenta (rispetto al mio), non la velocita' del razzo (che anzi accelera).
>Quindi il razzo raggiunge l'orizzonte degli eventi in un tempo
>(dal mio punto d'osservazione) finito.
>
E qui sta il bello:
Su un romazo di fantascienza intitolato "Venere sulla conchiglia", veramente
ben scritto, c'era la pubblicita' di una compagnia di "astronavigazione" che
diceva:
"Viaggiate con noi, proverete gli orgasmi piu' lunghi della vostra vita",
riferendosi al fatto che, con la complicita' della dilatazione temporale,
sarebbero occorsi piu' di 400 anni solo per fare uno sbadiglio.
Naturalmente il viaggiatore ignorava che:
1) La dilatazione temporale "appare" solo ad un osservatore esterno,
sull'astronave vale sempre c=300.000 km/s circa e tutto sembra proprio
normale agli occhi di un passeggero.
2) A quella velocita' l'astronave impiega molto meno di 400 anni per
arrivare su Proxima Centauri, e, complice la dilatazione temporale, il
viaggio sembra durare molto poco. (nell'ipostesi assurda v=c il passeggero
arriva quando parte, secondo l'orologio di bordo).
Puoi immaginare quanto fosse furioso il viaggiatore di cui sopra, che
sperava nelle attenzioni piu' che amorevoli di un'assistente di volo.
--
La Forza dei Forti sta nell'Attraversare le Traversie con occhio sereno...
relativisticamente.
(Paperinik)
Nettuno
(please remove zizac.imei to reply or call ICQ #30922656 )
Received on Thu Mar 04 1999 - 00:00:00 CET