Xover wrote:
>
> Gianni Comoretto ha scritto nel messaggio
> <36D15A61.4699_at_arcetri.astro.it>...
>
> >Potrei essere d'accordo, ma vorrei qualche documentazione.
>
> Purtroppo non ne esiste molta.
La bibliografia della FAQ del dr. Moulder su telefoni cellulari
e salute cita 84 lavori fondamentali. Parla inoltre di centinaia
di studi fatti. Io ho raccolto altra documentazione, di qualita'
generalmente molto piu' bassa. Tieni presente che i bioeffetti
delle onde radio sono studiati da almeno 40 anni.
Sui campi ELF la bibliografia e' di alcune centinaia di articoli.
Il rapporto EMF RAPID e' un volume di 500 pagine (disponibile
in rete). Ogni pagina, in media, esamina e discute un paio di
lavori scientifici.
> Per quanto riguarda le ELF (onde e.m. a bassisima frequenza, tipo
> elettrodotto per intenderci) i dati ci sono.
> Posso indicarti un libretto "ONDE SOSPETTE" di Luca Carra.
Letto. Pessimo. Seleziona gli studi e ne estrae da questi i dati
che sostengono le sue tesi. Tieni presente che se fai uno studio
statistico serio con 200 ipotesi di lavoro (es. 40 malattie con 5
modi di misura del campo), ottieni SICURAMENTE un certo numero di
correlazioni "significative", visto che si considera significativa
una correlazione che ha una probabilita' su 50 di apparire per caso.
Se queste sono diverse in studi diversi, puoi o arrivare alla
conclusione che i risultati erano spuri, o considerare sempre e
solo le correlazioni positive.
Ad es. supponiamo che lo studio A trovi un aumento delle leucemie
infantili e una diminuzione dei cancri al cervello. Lo studio B
trova una diminuzione delle leucemie e un aumento dei tumori al
cervello. Puoi o valutare gli studi nel complesso, e dedurre che
probabilmente i campi non fan niente, o dire che i campi aumentano
entrambe le patologie (stile CONACEM), o dire che i campi le
DIMINUISCONO entrambe (chissa' come mai non lo sostiene nessuno).
Comunque come libro divulgativo e' molto meglio quello di Margherita
Fronte (ed. Avverbi), che pure non e' tenero.
> Per quanto riguarda le emissioni dei cellulari, non conosco nessun
> testo se non uno o due articoli :
> HOOLOWS F.C., DOUGLAS J.B. " Microwave cataract in radiolineman and
> controls" The Lancet 2, 406, 1984
Che microonde di potenza sufficiente possano dare cataratta e'
noto. A potenze circa 1000 volte maggiori di quelle degli attuali
limiti. E' un classico effetto a "soglia".
> Io sono tendenzialmente per ipotesi del tipo "accumulo" piuttosto che
> "soglia"
> Forse perch� sono pessimista.
Non e' questione di pessimismo. Se devi prendere iniziative sanitarie,
devi confrontare ipotesi di rischio diverse. Se usi l'ipotesi sbagliata,
AUMENTI i rischi a cui esponi la gente. Es. classico: se spendi 100.000
milardi per interrare i cavi dell'ENEL, devi tirare da altre parti
(magari sulla sanita', visto che e' un classico tagliare li', e in
fondo stiamo parlando di salute pubblica). Devi interrare cavi pieni
di sostanze che inquinano, cancerogene, il solo produrle causa casi di
cancro. Se monti i tralicci fuori delle citta', devono essere piu'
potenti. Stai cambiando una esposizione continua a basse potenze con
una occasionale a potenze elevate.
> Credo sia troppo presto per qualunque casistica, ci vorranno anni, e
> purtroppo sar� troppo tardi.
A quei livelli di potenza, studi epidemiologici seri ce n'e' almeno
un paio. Che non trovano NESSUN rischio. Questo ci consente di
dare almeno stime grossolane del massimo rischio che corri, che
e' sicuramente minore di quello ad es. degli inquinanti cittadini,...
> Insisto, meglio il sole.
...e del sole.
> >Tipicamente, vengono messe sul tetto di chi non protesta.
> e dove costa poco!.
Costa meno metterle su un posto alto, da cui copri un'area piu' vasta.
L'interesse del gestore e' quello di non sprecare potenza sparandotela
addosso.
Ciao
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Wed Feb 24 1999 - 00:00:00 CET