Il fatto che l' eneregia interna di un gas ideale dipenda solo dalla
temperatura discende direttamente dalla 2� esperienza di joule.
Ricordiamo che un gas reale ? approssimabile ad un gas perfetto quanto pi?
esso risulte essere rarefatt, perche in tale condizioni si riducono le forze
intermolecolari ed il volume delle molecole risulta essere trascurabile
rispetto a quello del recipiente che contiene il gas.
Ovviamente Joule condusse il suo esperimento con un gas reale.
Egli prese Un sistema termodinamico, il gas, e lo isol? dall' esterno
mettendolo in un recipiente.
Colleg? poi tale recipiente ad un'altro in cui vi era una quantit? diversa
dello stesso gas, molti testi dicono che l'altro recipiente fosse
addirittura vuoto.
Al momento in cui si collegano i due recipienti si crea un sistema, il gas,
che non ? all' equilibrio in virt? della differenza di pressione e di volume
che si ? venuta a creare tr? due parti del nostro sistema termodinamico, gas
reale.
Ebbene Joule vide che per un gas reale in tale trasformazione spontanea la
sua temperatura diminuiva,in particolare si aveva una diminuzione di energia
interna del gas.
Rarefacendo per? sempre di pi? il gas nel recipiente pieno, cio? facendolo
diventare sempre pi? ideale, Joule vide che tale variazione di temperatura,
cio? di energia interna, era sempre pi? piccola.
Da cio estrapol? che per un gas ideale anche variando pressione e volume non
varia la sua temperatura dunque nemmeno l' energia interna del gas ideale.
Ricordiamo che in ogni caso la temperatura ? sempre una misura dell energia
interna del sistema termodinamico, insomma per qualsiasi sistema
termodinamico quando varia la sua en. interna varia anche la sua
temperatura.Il che nonvuoldire che per qgni sistema termodinamico
l'en.interna dipenda solo dalla temperatura.
Tornando a noi Joule dedusse che per un gas ideale l' energia interna
dipendesse so lamente dalla temperatura.
Compiendo poi una trasformazione a volume e pressione del sistema costanti
, Lavoro scambiato= zero, Si ha :dU=dQ=nCvdT=>
DU=nCvDT, dove con D indico variazioni finite, Delte non riesco atrovarlo.
Received on Wed Feb 24 1999 - 00:00:00 CET
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