Re: corrente elettrica

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it.invalid>
Date: Tue, 1 Jun 2010 20:37:27 +0200

Marcos ha scritto:
> Ciao Giorgio, il punto cruciale � proprio questo: io ho inteso che
> consentire il passaggio di corrente elettrica e partecipare alla
> reazione chimica sia la stessa cosa!

Secondo me si dice che l'elettrodo partecipa alla reazione chimica se
alla fine gli atomi dell'elettrodo si trovano in uno stato chimico diverso
che all'inizio, cioe' formano legami chimici diversi che all'inizio,
con questa convenzione l'elettrodo di platino non partecipa alla
reazione chimica ma si limita a fungere da supporto per il moto
delle cariche elettriche (trasportate in questo caso da elettroni).

> Mi spiegheresti come avviene il passaggio in caso di partecipazione e
> di non partecipazione alla reazione chimica? Anche se hai dei link
> (oltre a quello che mi scriverai).
...
> Aspetta, a cosa si riferiusce il "no"? La mia domanda �: se non fosse
> vero che si verifica passaggio di corrente e l'accoppiamento fosse
> solo capacitativo, allora sarebbe corretto dire che...
> dovremmo morire solo se dV/dt � diversa da zero: in corrente continua
> dovremmo solo "caricarci" fino all'equilibrio elettrostatico col
> resto del circuito?

Intanto e' vero che in ogni caso il corpo umano
presenta una resistenza finita, quindi se inserito come
elemento circuitale (dipolo) viene comunque attraversato
da una corrente, che potra' essere letale o meno a seconda
delle condizioni circuitali.
Se falsamente modellizzassimo il corpo umano come un
condensatore sarebbe sempre ipotizzabile un effetto letale,
a seconda dei casi, della corrente che allora caricherebbe
il condensatore durante il transiente in cui fosse collegato
alla sorgente di tensione continua.
Questo modello avrebbe invece senso nel caso in cui il corpo
umano isolato da terra venisse a contatto con un conduttore
a potenziale elevato rispetto alla terra, allora il transiente di
corrente andrebbe a caricare il condensatore avente come
armature il corpo umano e la terra, oppure nel caso in cui
si volessero considerare gli effetti dannosi su componenti
elettronici di una carica elettrostatica accumulata dal corpo
umano (allora l'equivalente elettrico e' un condensatore
da 100 pF in serie a una resistenza da 1.5 kohm).

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani 
Received on Tue Jun 01 2010 - 20:37:27 CEST

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