Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Marcos ha scritto:
>> Ciao Giorgio, il punto cruciale � proprio questo: io ho inteso che
>> consentire il passaggio di corrente elettrica e partecipare alla
>> reazione chimica sia la stessa cosa!
>
> Secondo me si dice che l'elettrodo partecipa alla reazione chimica se
> alla fine gli atomi dell'elettrodo si trovano in uno stato chimico diverso
> che all'inizio, cioe' formano legami chimici diversi che all'inizio,
> con questa convenzione l'elettrodo di platino non partecipa alla
> reazione chimica ma si limita a fungere da supporto per il moto
> delle cariche elettriche (trasportate in questo caso da elettroni).
gli elettrodi definiti inerti, in opportune condizioni non
partecipano chimicamente all'elettrolisi, e questo � vero.
Ma se ho capito il dubbio dell'OP, egli si chiese se in
generale possa passare corrente attraverso l'interfaccia tra
un conduttore metallico (o cmq elettronico) ed uno
elettrolitico, ionico, e questo non � vero per nessun
elettrodo, neppure per quelli inerti.
Delle reazioni chimiche, che non li riguardano, avvengono
comunque alla loro superfici. Saranno altre specie chimiche
a portare le correnti anodica e catodica, ma una qualche
reazione si deve verificare. Diversamente, come ho letto, si
ricade nel caso delle capacitive.
Naturalmente stiamo parlando di CONTINUA.
In alternata, specie in alte frequenze, possono benissimo
passare correnti senza la minima reazione chimica. Gli ioni
vibrano stando mediamente fermi, e non essendoci alcun moto
medio netto non occorre che si "scarichino" agli elettrodi.
Forse nelle immediate vicinanze della superficie elettrodica
si crea uno straterello infinitesimo di svuotamento, qualora
le possibili reazioni di scarica avvengano e siano
irreversibili (se sono reversibili neppure questo).
>
>> Mi spiegheresti come avviene il passaggio in caso di partecipazione e
>> di non partecipazione alla reazione chimica? Anche se hai dei link
>> (oltre a quello che mi scriverai).
In buona sostanza non c'� una grande differenza concettuale.
Un elettrodo inerte adsorbe una specie elettroattiva sulla
sua superficie. Dopo che essa si � scaricata, ossidandosi o
riducendosi, lascia che il prodotto si "desorba" e diffonda
altrove, rimanendo egli inalterato (ma incaricandosi di
erogare o prelevare gli elettroni richiesti/forniti
Sul resto non faccio nessun commento perch� non me ne intendo
ciao
Soviet
> Ciao
Received on Wed Jun 02 2010 - 01:51:47 CEST
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