Re: divulgazione su fisica stato solido e applicazioni?
Elio Fabri ha scritto:
> Sospetto che tu non ti renda conto di quanto grande sia il gap tra la
> preparazione che si richiede per afferrare anche in modo semplificato
> le idee fondamentali della fisica (non di oggi, anche di due secoli
> fa) e il grado di analfabetismo pressoche' totale del tuo "grande
> pubblico".
>
In fondo non la penso cosi' diversamente da te, e' solo che che ogni
tanto ho bisogno di essere ottimista ;-)
> Non so se ho capito, ma darei una risposta diversa.
> Sono contrario all'idea che si possa capire "dall'alto" nel senso che
> i grandi principi primi vengano prima in senso gnoseologico.
> Sono invece (secondo me) il risultato di un progressivo processo di
> elaborazione, sintesi, astrazione, che parte dal concreto, dai fatti,
> dai primi tentativi di spiegazione.
> In sostanza sono contrario a quella che tradizionalmente viene vista
> come la "filosofia continentale", alla costruzione di sistemi, alla
> ricerca da "ragioni profonde"...
>
Ho capito. Io in realta' avevo usato "dall'alto" in maniera estremamente
superficiale (senza implicitamente riconoscergli una precedenza
gnoseologica) rispetto al senso che gli hai dato tu, ma trovo
interessante come la pensi sull'argomento, e se ho capito bene in parte
condivido. "Sistemato" il piano gnoseologico mi verrebbe da chiederti se
invece secondo te *ontologicamente* i grandi principi primi vengono
prima (del tipo: gnoseologicamente arrivano dopo l'elaborazione e
l'astrazione che parte dal concreto della nostra esperienza, ma questa
astrazione e' possibile e ha successo perche' in realta' i principi
primi sono soggiacenti alla realta')... ma fai come se non te l'avessi
chiesto visto che sto cadendo nella metafisica! ;-)
> Se tu facessi una ricerca all'indietro in questo NG o in
> free.it.scienza.fisica troveresti la mia valutazione sul libro di
> Ghirardi.
> Te la ripeto brevemente.
> E' certamente un lavoro serio e approfondito, dal quale c'e' parecchio
> da imparare.
> La domanda pero' e': *chi* puo' imparare da un libro come quello?
Hai ragione, scusami, e' solo che nel fluire del discorso mi e' venuto
naturale chiedertelo..
Cmq si forse hai ragione, la bonta' di un testo e' in relazione a chi lo
legge.
La mia esperienza rispetto ai testi che hai citato:
- Ghirardi: si sara' capito che mi e' piaciuto e *mi sembra* di aver
colto qualcosa, ma: 1) avevo gia' dato il biennio di Ingegneria
(compreso Fisica I/II); 2) forse mi sembra di aver capito ma magari non
e' cosi' :-( ;-)
- QED: ho cominciato a leggerlo ma ho smesso. La sensazione che ho avuto
e' che non avevo abbastanza basi per leggere tra le righe e cogliere
cosa ci stava sotto la piacevolezza della prosa di Feynman, e questo mi
causava frustrazione :-)
- L'universo Elegante: una bel romanzo essenzialmente con pochissima
fisica dentro. Piacevole e se vuoi anche affasciante da leggere, anche
nei passaggi in cui ricorda le nottate a fare conti o cose del genere...
ma questo e' un romanzo, non divulgazione... certo parla di varieta' di
Calabi Yau, M-brane etc etc... ma nell'economia del testo sono solo la
"coloritura" non l'argomento realmente portante.
- Hawking: non ne vado fiero, ma l'ho piantato li dopo poche pagine...
sara' che in quel periodo non avevo molto tempo da dedicare alla fisica,
e dopo quelle poche pagine l'ho classificato come un testo che non
faceva per me, quantomeno in quel periodo (avevo gia' letto Ghirardi)...
> Termino con un suggerimento: se non l'hai visto, su
> free.it.scienza.fisica e' in corso una disccussione su questo stesso
> tema, nel thread "Divulgazione e conoscenza".
> Non sono ancora intervenuto, ma mi riprometto di farlo a breve.
>
Grazie per la dritta... il tempo scarseggia (e per questo in prima
battuta ho scelto di cercare di seguire solo i.s.f, ma magari un occhio
ce lo butto)
Ciao
Andrea Barontini
Received on Sun May 23 2010 - 12:06:11 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Thu Nov 21 2024 - 05:10:43 CET