Re: Ancora io ma questa volta per una domanda urgente.

From: Nicola Scolari <Nicola.Scolari_at_epfl.ch>
Date: 1999/01/27

Gabriele marchi wrote:
>
> Saprebbe qualcuno spiegarmi cosa hanno di particolare il diodo a effetto
> tunnel ed il microscopio elettronico ad effetto tunnel.Mi spiego meglio
> vorrei sapere come viene sfruttato tale effetto nei due dispositivi.
> Sbrigatevi fate lavorare il vostro enciclopedico cranio ;-)

Il diodo a effetto tunnel non so come funziona, so solo che ha una
funzione di transferimento particolare che puo' essere simulata con un
paio di transistor. Comunque non dovrebbe essere piu' sul mercato (salvo
rari casi).
Il microscopio a effetto tunnel funziona piu' o meno cosi': hai una
punta metallica che si avvicina alla superfice di un metallo o di un
semiconduttore. Tra questi due metti un minimo di differenza di
potenziale cosicche' gli elettroni della punta (o viceversa) siano
portati a passare da un elemento all'altro. Ora se la punta non tocca la
superfice, lo spazio tra i due puo' essere considerato come un muro di
potenziale, e se questo muro e' sufficentemente piccolo gli elettroni
potranno "passare" per effetto tunnel. Se a questo punto fai una
scansione della superfice potrai accorgerti che hai delle variazione sul
numero di elettroni che passano dalla punta al elemento. A questo punto
puoi prevedere due funzionamenti: o cerchi di mantenere la corrente che
passa nella punta costante (a questo punto rilevi gli spostamenti che
dai alla punta) o rilevi le variazioni di corrente. In ogni caso cio'
che rilevi dipende da quello che hai sotto la punta. Questo sistema e'
talmente preciso che riesci a "vedere" gli atomi.

Scusa se ti ho spiegato le cose un po' di fretta ma non ho molto tempo.
Ciao
Scola
Received on Wed Jan 27 1999 - 00:00:00 CET

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