From: fischetti_at_iol.it (John Fischetti)
John Fischetti ha scritto:
>> Da che cosa potrebbe dipendere la velocita' dell'onda? Dalla sua ampiezza?
>> Questo vorrebbe dire che occorre una teoria non lineare.
>> Ma una non-linearita' (anche molto piccola) si dovrebbe manifestare
>> anche in altre condizioni, mentre non ce n'e' traccia.
> No, non intendevo questo. Piu' semplicemente considerare la velocita' non
> come un dato assoluto e costante bensi' uno dei parametri che possono
> cambiare (ripeto, leggermente) come effetto del carattere dissipativo del
> campo elettromagnetico e, perche' no, di quello gravitazionale, visto che
> e' provato che la forza di gravita' influenza la luce.
Cominciamo col togliere di mezzo la gravita'.
La velocita' *locale* della luce non e' influenzata dalla gravita'.
Carattere dissipativo del campo e.m.?
A meno di non fare una teoria totalmente diversa da qualsiasi teoria di
onde finora immaginata, una propagazione dissipativa avrebbe
necessariamente un altro effetto: la dispersione, ossia la vel. dovrebbe
dipendere dalla frequenza. Ma se cosi' fosse, se ne vedrebbe l'effetto
sugli oggetti lontani,
perche' la luce rossa, poniamo, arriverebbe dopo di quella blu, cosa che
sarebbe appariscente in tutte le sorgenti variabili.
Non si e' mai visto niente del genere, che io sappia.
> Bisognerebbe vedere se la frequenza non cambia anche quando sono in gioco
> velocita' relativistiche. Ma non ho idea sul come dimostrare la verita' o la
> falsita' di tale tesi.
La relativita' non c'entra niente.
Se l'onda e' emessa con una certa frequenza, perche' le cariche che la
producono si muovono in un certo modo, arriva alla stessa frequenza, se
solo ammetti che il tempo di propagazione non sia variabile nel tempo.
Se invece e' variabile, perche' varia la distanza, hai l'effetto
Doppler.
> Ecco, qui sta il punto. Che la velocita' sia sempre la stessa non ho prove
> poiche' la variazione, se c'e', e' talmente piccola da essere osservabile
> solo con la luce che ha percorso distanze lunghissime prima di giungere a
> noi. Facevo l'esempio della luce di galassie lontane miliardi di anni luce
> e in uno dei testi precedenti facevo anche una ipotesi su un possibile
> esperimento per misurare quella velocita'.
La variazione di velocita' lungo il percorso non produce effetto
Doppler; lo produrrebbe una variazione col moto della sorgente (ipotesi
balistica) che non e' cio' di cui stiamo parlando.
Permettimi un commento generale: non si puo' parlare di queste cose
senza avere buone basi sulla fisica delle onde. Bisogna sapere che cosa
dipende dalle varie ipotesi che puoi fare, e che cosa no. Altrimenti
sono parole in liberta'.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Sun Jan 17 1999 - 00:00:00 CET
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