Di tutto un po'

From: Mara <mcervin_at_tin.it>
Date: 1999/01/11

Elio Fabri ha scritto nel messaggio <368D15CC.356D_at_mclink.it>...
>> Come succede per lo spessore del vetro per quanto riguarda i
fotoni?

>Se stai pensando all'interferenza tra le riflessioni sulle due facce,
>l'analogia esiste solo in quanto anche qui si puo' parlare
>d'interferenza, ma la ragione e' del tutto diversa.
>Lo stato del neutrino emesso non ha energia (massa) esattamente
>definita: e' una sovrapposizione. Le fasi dei due stati di en.
definita
>variano nel tempo, ma a ritmo diverso (ricorda E=hf). Percio' dopo un
>po' di tempo (dopo un po' di percorso) la fase relativa e' cambiata,
e
>quallo che in partenza era un
>neutrino "e" diventa un "mu". Dopo altrettanto tempo ritorna un "e",
>ecc.

Quest'interferenza di due diversi stati "di massa" (sono due o di
piu'?) dipende dalla distanza, (dubbio: o dal tempo?) nello stesso
modo in cui i due stati del fotone (la "vocazione" ad esserne riflesso
o ad attraversare il vetro) dipende dallo spessore del vetro, no?
Insomma sono tutte e due interferenze, e l'analogia si ferma qui, ho
capito giusto?
Premessa: dire massa o dire energia e' la stessa cosa, a questi
livelli?
Non capisco una cosa (che eufemismo :-) ), allora, questo neutrino
oscilla come "massa", a volte ne ha un tot a volte un altro tot, da
dove la piglia o la perde questa massa in piu' o in meno? O, insomma,
dove la pigliano o la perdono energia queste particelle che oscillano?
Il fotone perde energia viaggiando a lungo nel vuoto? O la perde solo
perche' non e' vero vuoto ma c'e' sempre qualcosa che lo perturba?
Quando un fotone viene a trovarsi in zone di attrazione
gravitazionale, viene solo curvato o perde anche energia? Il fotone,
insomma, una volta emesso, puo' solo perderla, l'energia? O invece,
non c'ho capito niente, e "oscilla" anche lui? Non si potrebbe dire
(si regga forte, me ne vengo fuori con una delle mie!!!) che la
lunghezza d'onda del fotone rappresenta due diversi stati dello
stesso, voglio dire, magari sulla "cresta dell'onda" e' in uno stato,
e nella depressione in un altro, se "incoccia" il vetro in un certo
"stato" si comporta in un modo, se e' nell'altro in un altro
modo.....e no, allora le probabilita' sarebbero del 50%....Pero',
magari sono delle onde "strane"...vabbe' lasciamo perdere, va' che e'
meglio :-))
A me comunque di Qed (c'avevo messo la "u"!!!) mi e' rimasto piantato
in gola quel fatto dei rivelatori nelle due fessure da dove puo'
passare solo un singolo fotone. Allora: se non ci sono c'e'
l'interferenza, nel momento che ce li metti, e cosi' puoi vedere dove
passa 'sto' fotone, l'interferenza non c'e' piu' :-O......insomma mi
fa venire in mente quello che dice di avere un drago nel garage e
quando vanno a vedere se e' vero non c'e' piu'.... (non si arrabbi!!
:-)) ). E' questo il principio di indeterminazione?

>Si puo' fare un calcolo. I neutrini impiegano circa 3 nanosecondi a
fare
>un metro di strada. Se la fase in un metro cambia di 180^ (mezzo
giro)
>vuol dire che il periodo e' il doppio: 6 ns. Ne segue dE = 10^(-18)
erg
>= 10^(-6) eV.
(Premessa: Qed ce l'ha Carla)
Il neutrino parte, la lancetta dell'ipotetico orologio e' posizionata
sulle12, dopo 3 nanosecondi e' posizionata sulle 6, quindi, per fare
il giro completo impiega 6 nanosecondi. Se alle ore 12, poniamo e' un
"mu", su che ora e' quando cambia di stato in "e"? Ho capito giusto se
dico che cambia stato alle 6?
Odio deludere possibili aspettative, anche se molto malriposte, ma
confesso che le formule non mi sono niente chiare ( :-(( ), per cosa
sta eV? e erg?

>Per una particella dotata di massa occorre distinguere: la particella
>puo' essere ferma, e allora la sua energia e' mc^2. Oppure essere in
>moto, e allora l'energia aumenta a piacere.


Ma puo' una particella dotata di massa starsene ferma?
Una particella dotata di massa "brucia", in un certo senso, la sua
massa in modo da produrre l'energia per muoversi?

>> Dubbio: ma allora e' la massa che "crea" la gravita' o e' la
gravita' che
>> ''crea'' la massa?
>Per ora ti risponderei "la prima che hai detto". Nella RG la massa si
>assume un dato: per es. il Sole ha quella massa perche' e' costituito
di
>quel certo numero di particelle, magari mettendo anche in conto le
>energie cinetiche (che pero' per il Sole non contano molto).
>In un futuro, con eventuali unificazioni, potrebbe anche darsi che si
>scoprisse che le masse sono quelle che sono perche' la gravita'... (e
>qui non so come continuare :-) ).


Attira la massa! :-)

Ma perche' la gravita' si manifesta solo nel macrocosmo? (o,
perlomeno, come la vedo io)

Elio Fabri ha scritto nel messaggio <3683C65F.46B2_at_mclink.it>...

>Questa mi e' proprio piaciuta :-) Con la fantasia ho cercato di
vedere
>la scena, ma mi manca un dettaglio: che facevano, e soprattutto che
>dicevano i mariti? :-))

Ma, i nostri mariti sono amici di vecchissima data (come tutti noi,
del resto, pero' loro lo sono dalle elementari) e quando si incontrano
diventano dei gran bambinoni, tornano a loro prepotentemente tutti gli
istinti da societa' segreta maschile, non fanno altro che ridere come
dei pazzi per vecchi aneddoti, a raccontarsi le scene piu' salienti
dei mai dimenticati spaghetti-western di Sergio Leone (con tanto di
sottofondo musicale magistralmente interpretato da Tino, ai suoi tempi
ottimo batterista), e ad apostrofarci con scherzosi "zitta, donna", ad
ogni nostra rimostranza, insomma, a noi va bene cosi'...:-)

>Ma aggiungo un altro aspetto: ogni cubetto puoi staccarlo da quello
con
>cui ha una faccia in comune, ruotandolo di 90 gradi attorno a uno
>spigolo fino a portarlo a toccarne un altro. Cosi' ottieni
innumerevoli
>(insomma, tante, nonso quante) altre rappresentazioni dell'ipercubo.

Spiacente, li ho attaccati troppo bene.... :-)))
Mi viene in mente un aneddoto che si raccontava tempo fa riguardo un
esame di fisica (chissa' se e' avvenuto davvero, poi, forse e' solo
una barzelletta). C'era il Professore che ai suoi malcapitati studenti
faceva una domanda del tipo "Sei in treno, hai molto caldo, abbassi il
finestrino. Sapendo [che so io] che la temperatura dello
scompartimento e' tot, che quella esterna totaltro, e che il
finestrino lo abbassi di un volume tot...., dopo tot secondi quale
sara' la temperatura dello scompartimento? Insomma, cascavano tutti
come mosche, ad un certo punto uno studente, all'esordio del
Professore "Sei in treno, hai molto caldo...", lo anticipa dicendo
"Mi levo la giacca". Quando il Professore insiste su questo caldo, lo
studente esegue via via uno spoglarello verbale, fino a che non sbotta
con " Professore!, io mi spoglio anche nudo ma quel finestrino non lo
tiro giu'".

>> Per fortuna mi e' venuto in soccorso il pensiero che se io faccio
un
>> cappellino e lo voglio fare a spicchi devo fare tutti triangolini!
>Ottima idea. In realta' non devi fare triangolini coi lati
rettilinei,
>altrimenti farai un cappello a cono.

Ah gia' :-)

>> Adesso Qed l'ho prestato a Carla,
>Ma bene! stiamo facendo proseliti :-))

Visto? Dopo la mia risposta precedente era tutta in apprensione per
sapere se avevamo capito giusto o no :-)

>> ma mi sembra di ricordare che la somma delle ampiezze (dei vettori)
in
>> realta' e' la somma dei loro quadrati...
>Al contrario: i vettori si sommano, e di conseguenza la probab., che
e'
>il quadrato del vettore, non si somma.

Ah gia', i vettori, com'e' che si sommavano? mettendo le freccette che
li rappresentavano con la loro inclinazione una in fila all'altra, si
tirava la diagonale che univa le due estremita' dei vettori e quella
era la somma, no? Quasi mi pento ad averlo prestato Qed, quel poco che
mi e' rimasto appiccicato se ne vola via che e' una bellezza :-(

Chiudo qui l'ennesimo pastrocchio condito con miscellanea di domande
balzane e divagazioni, la saluto cordialmente e, certa di
interpretarne lo spirito, la saluto anche da parte di Carla
     Mara (:-) )
Received on Mon Jan 11 1999 - 00:00:00 CET

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