Q.E.D. o non Q.E.D. ?

From: Paolo B. <paolobe_at_videobank.it>
Date: 1998/12/24

On 23 Dec 1998 22:35:40 +0100, rigel_at_col.it ("A.L.I.E.N.") wrote:


>Mi sembra di aver letto che ultimamente si e' piu' propensi
>ad attribuire una intrinseca aleatorieta' all'indeterminazione
>quantistica delle particelle .

Sembra anche a me, anche se ho posto questa domanda a moltissime
persone ed in media le risposte sono 50% - 50%

 
>> SONO indeterminate o LE VEDIAMO indeterminate?

>Potrebbe essere : SONO indeterminate E LE VEDIAMO indeterminate ?

Se SONO indeterminate, allora ovviamente LE VEDIAMO indeterminate; ma
se fossero "determinate" e noi le VEDESSIMO indeterminate a causa
dell'interazione con i nostri strumenti di rivelazione?
I modelli matematici si accordano molto bene col le osservazioni, ma
questo potrebbe in parte essere dovuto al fatto che questi modelli
sono stati costruiti sulla base delle evidenze sperimentali e quindi
poi sviluppando questi modelli si ottengono nuovi risultati che si
accordano con le nuove osservazioni; si tratta senza dubbio di un
impianto solido e abbastanza coerente.


>mia, ma mi affascina perche' mi sembra costiture uno dei punti
>di contatto tra MQ (o meglio QED) e Caos .

E' indubbiamente interessante, anche perche' il caos e'
deterministico.



>Questa frase e celebre. Comunque se per ipotesi la luna non
>esistesse quando non la guardo probabilmente la sua mancanza
>genererebbe, per esempio ,tutta una serie di sconvolgimenti
>"terrestri"(maree , etc...) di cui potrei accorgermi .
>Ma questi sconvolgimenti non avvengono , o meglio sono "in linea"


Certo, ma la frase di Einstein ha un significato molto piu' profondo
^___^ e credo che non si possa sorvolare sulle sue obiezoni alla
interpretazione ufficiale della mq; non si tratta del solito ignorante
che contesta la mq senza neanche averla studiata o per non averla
capita. Non ci sono dubbi sul fatto che Einstein abbia capito
perfettamente cosa intendevano dire i "quantistici", le sue obiezioni
mi sembrano pertanto da prendere in seria considerazione. Credo che
dovrebbero far studiare nei corsi di laurea in Fisica almeno parte del
confronto Bohr-Einstein, credo potrebbe essere molto costruttivo
perche' fa riflettere molto, mentre da un corso di Istituzioni di
Fisica Teorica si esce spesso piu' rincitrulliti che convinti e ci si
concentra solo sul "superare l'esame" che e' indubbiamente uno dei
piu' difficili. Mi e' spesso capitato durante i miei esami di fare
qualche riferimento storico; il 90% dei docenti mi ha subito fermato
invitandomi a "continuare a scrivere le equazioni" credendo che fosse
un modo per "sviare l'attenzione" :-), ben pochi hanno apprezzato la
cosa...
Received on Thu Dec 24 1998 - 00:00:00 CET

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