3 paradossi

From: Ragno <freak_at_tuttocitta.it>
Date: 1998/12/14

> Ma se supponiamo di trascurare gli attriti (interni ed esterni al
> foglio) allora l'esperimento diventa impossibile anche
> concettualmente:
> infatti in un qualunque istante intermedio abbiamo che l'energia
> potenziale del foglio (in parte disteso e in parte ancora arrotolato)
> e' minore di quella iniziale Ei, dunque, data l'assenza di attriti,
> questa energia potenziale mancante deve per forza essersi trasformata
> in energia cinetica del rotolo (la parte di foglio non ancora
> distesa); abbiamo cioe' un rotolo la cui massa rimpicciolisce al
> passare del tempo mentre la sua energia cinetica aumenta;
> approssimandosi all'istante finale la massa del rotolo tende a zero e
> la sua energia cinetica tende a Ei; la velocita' del rotolo tende a
> infinito (oppure a c, se teniamo conto della relativita' ristretta) in
> un tempo finito.

Io la vedo cos?:
non si possono togliere gli attriti, perch? in questo caso sono parte
integrante al problema.
Infatti se tu teoricamente, togliessi tutti gli attriti, e quindi anche la
puntina, il rotolo scenderebbe lungo il piano senza srotolarsi (dovresti
togliere anche l'attrito dell'aria).
In questo caso, l'esperimento non si semplificherebbe, ma cambierebbe
proprio!
Infatti (nell'esperimento reale) mentre il rotolo cade, srotolandosi, la
parte di foglio che viene a contatto con il piano, tenderebbe a scendere, ma
? fermata sia dalla puntina che dall'attrito con il piano, e questo fa si che
il cilindro, che tenderebbe a scendere scivolando rotoli, svolgendo la carta.

In questo modo l' energia potenziale iniziale, si trasforma in en. cinetica e
attrito.
Se infatti alla fine togliessi la puntina e non ci fosse attrito, la carta
scenderebbe.

Almeno credo, l'ho pensata al momento.
Ciaooo Ragno
Received on Mon Dec 14 1998 - 00:00:00 CET

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