Viviamo in un mondo deterministico? beh, io ne sono convinto.
penso che siamo parte di un sistema "lasciato a se stesso" e che se
riportato in condizioni precedenti, si evolverebbe nello stesso modo.
Sono convinto che la meccanica quantistica con tutte le sue "stranezze e
imprevedibilit�" ci porti a pensare che il caso fa parte dell'essenza della
materia, ma permettetemi alcune osservazioni degne di nota:
1) Il mondo macroscopico � -meccanico-. Calcoliamo a che distanza cadr� un
proiettile conoscendo lo stato iniziale del sistema, lanciamo razzi e
satelliti facendo minuziose previsioni delle loro rotte; certo non si pu�
dire che non esista una realt� assolutamente deterministica: questa ed altri
innumerevoli esempi mostrano che c'� una determinazione "macroscopica" degli
eventi.
2) Il mondo microscopico non � -meccanico-. Non mi riferisco al fatto che il
principio di indeterminazione di Heisemberg (1926) ci vieta di osservare un
esperimento con la precisione desiderata, questo non significa di certo che
ci� che non possiamo osservare sia indeterminato: ad esempio poniamo cinque
palle da bigliardo su un tavolo, supponiamo di avere uno strumento di misura
che ci garantisce un'errore di 10E-10 metri e misurando la posizione delle
palle facciamo calcolare ad un computer la direzione che la prima palla deve
avere affinch� i rimpalli mandino in buca la quinta: un computer riuscir� a
calcolarlo, sempre (supponendo che i rimpalli siano possibili), ma se il
nostro strumento avesse una precisione di 10E-2 metri di certo non ne
azzeccherebbe una e la direzione della quinta pallina sarebbe ogni volta
"casuale". Per non deterministico intendo proprio quei fenomeni che non
hanno logica in un mondo "Newton-iano o Leibniz-iano" quali quello seguente:
immaginiamo di lanciare diversi fotoni contro una parete avente due fessure
e rileviamo l'intensit� di luce che arriva sul fondo oltre questa parete
forata. Considerando la natura ondulare delle particelle
questesovrapponendosi daranno luogo a zone di sfasamento e zone di
fasamento,quindi sul fondo si vedr� a tratti periodici (con un andamento
armonico)
l'intensit� aumentare nelle zone di accoppiamento di fase e annullarsi nelle
zone di sfasatura. L'inensit� luminosa corrisponde al numero di fotoni per
unit� di superficie, quindi pi� luce significa pi� alto numero di fotoni,
buio= zero fotoni.
Ci� che non � assolutamente Newtoniano � che se ora lanciamo un fotone alla
volta, la distribuzione "fotonica" (sembra quella di Mazinga...) cio� del
numero di fotoni sul fondo � la stessa!!!
questo non � certo un fenomeno deterministico nel senso che la meccanica
classica vieta una simile situazione, � come se il fotone passasse da una
fessura ma sapesse che esiste l'altra... lasciamo stare queste
interpretazioni fiabesche...
Come possiamo ora conciliare teorie deterministiche macroscopiche
(Relativit�) con teorie probabilistiche (M.Q.)?
Come si pu� pensare di riporre in un unico universo, in un'unica realt� caso
e necessit�??? il primo esclude il secondo e viceversa, mi pare logico.
L'unica idea che mi viene in mente pensando a come conciliare questi due
fenomeni � la seguente:
Le particelle sono vincolate dalle bizzarre leggi della meccanica
quantistica. Sono per� vincolate dalle quattro interazioni fondamentali
della natura: gravit�,elettromagnetismo,forza forte e debole (o meglio
elettrodebole? non ricordo bene quali siano state le unificazioni di questi
ultimi decenni...); queste forze possono creare dei campi di forze che
"intrappolano" energeticamente le particelle aumentandone la probabilit� di
comportarsi in un certo modo. Se questa probabilit� fosse elevata, la
quasi-totalit� delle particelle si comporterebbero nello stesso modo,
apparentemente in modo determinato e dallo studio di questi comportamenti
avremmo dedotto le nostre teorie
che ci permettono di fare tante belle previsioni. Ad esempio, un elettrone
in un atomo � vincolato da forze elettriche e magnetiche, leghiamo un atomo
ad un'altro e le forze in gioco sono maggiori,
cos� via otteniamo a livello macroscopico un oggetto palpabile e soggetto a
fenomeni deterministici, questo perch� come ho detto le forze dei legami
atomici vincolano le particelle aumentandone la probabilit� verso alcuni
comportamenti piuttosto che verso altri.
Le particelle per� prese singolarmente hanno un comportamento "quantistico".
Beh, non so quanto � fantasioso questo discorso ma � l'unica ipotesi che a
me � venuta in mente per spiegare una coesistenza tra fenomeni casuali e
deterministici.
Io resto dell'opinione che la GTU o GUT che si voglia dire, porter� ad una
descrizione di un universo che non � certo regolato dal caso, ma ad uno in
cui i fenomeni saranno assolutamente meccanici e l'indeterminazione
apparente sar� causata soltanto dall'incapacit� di conoscere il reale stato
"iniziale" di ci� che osserviamo.
Rispondetemi numerosi perch� voglio sapere quali sono le vostre opinioni.
PS: magari fatelo a s_rbx_at_hotmail.com oppure ICQ:21549055. CIAOOOOO
ah dimenticavo... e=mc�.
Received on Mon Dec 07 1998 - 00:00:00 CET
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