Re: divulgazione su fisica stato solido e applicazioni?

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Thu, 20 May 2010 22:32:36 +0200

Franco wrote:
...
> Ho l'impressione che anche nei corsi universitari comunque si faccia
> spesso divulgazione, divulgazione non troppo imprecisa, su cui si fanno
> conti, ma sempre divulgazione, usando modelli talvolta "sbagliati". Ad
> esempio a fisica 1 negli urti di corpi non si considerano gli effetti
> elettrostatici e quantistici fra gli elettroni che interagiscono, si una
> una modellazione che non ha nulla a che vedere con la realta` ma che da`
> i risultati giusti.
...
Non concordo. Secondo me stai facendo un' equivalenza tra divulgazione e
modellizzazione che, senza ulteriori precisazioni, rischia di
trasformare tutta la Fisica in "divulgazione", col risultato di svuotare
il termine del suo significato originario.

Concordo sulla possibilit� di considerare, almeno in parte, la
divulgazione come un esempio di modellizzazione. Per� con dei paletti
ben precisi. Il pi� importante dei quali ha a che fare con gli scopi
completamente diversi di una modellizzazione "professionale" e di un'
esposizione divulgativa. E' vero che puoi vedere tutte e due come
descrizioni "semplificate" e parziali di una certa fenomenologia. Ma,
nel caso della modelizzazione professionale, lo scopo � quello di
arrivare a poter *fare* previsioni quantitative o almeno
qualitativamente corrette in un certo ambito fenomenologico. Nel caso
della divulgazione, questo compito, anche al livello qualitativo, �
completamente assente. La divulgazione non si rivolge al fisico o allo
scenziato di mestiere (o in formazione). Cerca piuttosto di dare
elementi al non addetto ai lavori per potersi fare un' idea di un ambito
tecnico-scientifico.

Ovviamente non si pu� intendere la divulgazione (come anche la
didattica) come operazioni a senso unico: il successo o meno della
divulgazione dipende pesantemente dal destinatario della stessa.
E dal clima culturale in cui l' operazione � inserita.

Il tuo esempio degli urti non lo capisco proprio: intendi gli urti tra
corpi macroscopici ? Ma in quel caso trascurare elettroni ed effetti
quantistici � pi� che ragionevole. Non direi proprio che la
modellizzazione non abbia nulla a che fare con la realt�. Piuttosto si
concentra sulle quantit� importanti su scale di tempi lunghe (quantit�
conservate), ignorando i dettagli su scale di tempi che si considerano
trascurabili. In un ben preciso ambito � altrettanto rigoroso quanto
risolvere le equazioni della QED.

Giorgio
Received on Thu May 20 2010 - 22:32:36 CEST

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