Claudio Falorni ha scritto:
> Nel leggere la pagina intitolata "Ma quanto sono strani i fotoni!" al sito
> di Elio Fabri http://astr17pi.difi.unipi.it/~elio/divulgazione mi sono
> venuti dei dubbi...
Ottima cosa :-)
> Riflettevo sul fatto che quando studiavo Istituzioni (Istituzioni di fisica
> teorica) non ho mai sentito parlare di "funzione d'onda del fotone", ma
> solo di stati del fotone; penso che non abbia senso scrivere l'equazione di
> Schroendinger per la particella-fotone cosi' come e' intesa nell' ambito di
> una teoria quantistica ma non relativistica.
Certo non puoi fare una m.q. non relativistica di un fotone, che e'
sempre
relativistico...
Ma puoi benissimo scrivere una hamiltoniana: H = c|p|.
> Proprio in base a questo paragone mi chiedo se l'impossibilita' di definire
> l'osservabile "posizione" per un fotone derivi dall'impossibilita' di
> definire la sua funzione d'onda..
Io direi piuttosto l'inverso.
Per definire una f. d'onda devi prima avere le osservabili posizione,
che
formino un insieme completo di osservabili commutabili (e tralasciamo le
questioni connesse con gli autovalori continui...).
La f. d'onda non e' che la rappr. del vettore di stato astratto, nella
base
degli autovettori di queste osservabili.
Percio' se non hai una posizione non hai una f. d'onda.
Nota che la difficolta' coi fotoni non nasce solo dalla massa nulla, ma
dall'accoppiata (massa nulla)-(spin 1).
Per particelle di massa nulla e spin 0 o spin 1/2 la difficolta' non
c'e'.
La ragione tecnica e' l'invariante elicita', che ti obbliga a
considerare
solo gli stati con elicita' massima. Per spin 1 ti viene cosi' a mancare
la
componente con elicita' 0, e da qui nascono i guai.
Sicuramente il discorso e' molto ellittico, ma in un NG non si puo' fare
di
meglio, temo.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Sun Nov 22 1998 - 00:00:00 CET