In data 9 Nov 1998 14:46:52 +0100, Andrea Paccagnella ha scritto sul
newsgroup it.scienza.fisica :
-----omissis-----
>Sull'astronave sicuramente ti accorgi di rallentare, fermarti e
>riaccelerare
>in direzione della terra.
>
Gemelli a parte, non te ne accorgi ma sulla terra le accelerazioni ci
sono perche' la terra ruota su se stessa (anche assumendo che la
rotazione avvenga a velocita' perfettamente costante c'e' sempre
l'accelerazione subita dal tuo corpo, dovuta al cambiamento della
direzione del vettore velocita' tangente alla superficie) e per quanto
concerne la rivoluzione della attorno al sole... non direi che
percorrere un'orbita ellittica non implichi delle accelerazioni per te
che abiti sulla terra.
>Sulla terra non ti accorgi di cio' proprio perche' non "inverti la
>direzione"
>verso il gemello..
>
Tornando al caso dei gemelli, sono d'accordo che sia possibile
rilevare le accelerazioni e le inierzie dell'astronave esattamente
come sulla terra e' possibile rilevare le accelerazioni e le inerzie
della terra .
Dal punto di vista geometrico, pero', le traiettorie della terra
rispetto all'astronave e dell'astronave rispetto alla terra sono
simmetriche rispetto a ciascuno dei due gemelli; cono da considerarsi
quindi delle traiettorie apparenti rispetto a ciascuno dei due
gemelli.
Personalmente avevo suggerito, nel mio messaggio del 16 Ottobre 1998,
ore 12:53:20 recante Subject: UN QUESITO SULLA RELATIVITA', di
riferire le traiettorie ad un terzo sostema di riferimento considerato
fisso, in modo da poter considerare le traiettorie dei due gemelli NON
simmetriche, dal punto di vista esclusivamente geometrico, senza
ricorrere alla distinzione fra sistemi inerziali e non inerziali.
Sempre nell'intento di rendere piu' intuitiva la rappresentazione del
paradosso dei gemelli, avevo anche suggerito di esaminare il caso
singolare (un caso limite d'accordo ma pur sempre coerente) in cui i
corpi si muovano tutti alla stessa velocita' costante pari a quella
della luce.
Le osservazioni che si possono fare, in questo modo, mi sembrano
interessanti anche solo come caso particolare.
Vorrei inoltre che si evitasse di dire che il paradosso non sussiste
facendo ricorso alla rel. generale ed allo spazio curvo; personalmente
sono gia' al corrente che gli studiosi di relativita' hanno risolto (a
loro modo) il paradosso in modo molto ingegnoso ed a questo punto
allora basterebbe andare a leggere i numerosi messaggi sull'argomento
archiviati su DejaNews.
Qui sul newsgroup, penso che ciascuno di noi voglia discutere
l'argomento partendo dal proprio punto di vista, altrimenti faremmo
tutti piu' in fretta, appunto, a ripetere a memoria le risoluzioni
gia' fornite dagli specialisti della relativita' e gia' stampate sulla
valanga di libri scritti in proposito, oltreche' sui nostri newsgrous
scientifici...
Claudio Pipitone
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Received on Tue Nov 17 1998 - 00:00:00 CET