Re: calcolo dell'errore

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it.invalid>
Date: Sat, 22 May 2010 19:34:30 +0200

f2kegi8 ha scritto:
> "Il risultato aritmetico dell'operazione 2,1 per 6,25 � 13,692.

Corretto 2,1 * 6,52, come scrivi piu' avanti.

> Portarsi dietro, nei calcoli della Fisica, questo numero sarebbe *non
> inutile, ma sbagliato*: siccome, nel primo numero le cifre
> significative sono due, il risultato contiene nell'ipotesi migliore
> due cifre significative, perci� deve scriversi con due sole cifre (2,1
> per 6,52 = 14)"
> Quello che non condivido � quel "Portarsi dietro, nei calcoli".

Concordo pienamente, in realta' l'uso di approssimare i valori al
numero "corretto" di cifre significative anche nei passaggi intermedi
e' un retaggio di tempi in cui i conti si facevano a mano, e potevano
cosi' essere notevolmente velocizzati, oggi penso che la cosa
abbia senso solo nel caso in cui si debbano effettuare tanti
calcoli con un supercalcolatore quando il tempo di calcolo
abbia un costo, allora e' necessario sapere quale sia la precisione
dei dati per evitare ad es. di usare tipi di dati con un numero eccessivo
di cifre significative con conseguente aumento del tempo di calcolo,
oppure quando per (sacrosante) ragioni didattiche venga richiesto
agli studenti di effettuare i calcoli a mano o a mente.
Per conti "normali" attualmente il problema non sussiste piu',
dato che in generale le calcolatrici scientifiche o i programmi di
calcolo al computer possono utilizzare tipi di dati con un numero
di cifre abbondantemente superiore alla precisione delle misure.

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani 
Received on Sat May 22 2010 - 19:34:30 CEST

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