Andrea D'Altri wrote:
> Non hai mai
> provato a metterti su una mano un compressore da auto in modo di
> aspirazione? Hai provato la sensazione che sembra ti stia strappando
> la pelle e tutto quello che c'e' sotto? E dopo due secondi hai gia' un
> livido che ti rimane una settimana...
C'e' una importante differenza, l'atmosfera su tutto il resto del corpo
spinge. Quello che conta e' la pressione differenziale.
Se a 10 m di profondita', in campana subaquea, metti la mano su un
compressione in aspirazione che succhia 0.5 atmosfere (Quindi la
pressuone nel risucchio e' "solo" 1.5 atmosfere), il livido viene
uguale.
> I nostri tessuti hanno una naturale pressione interna che
> controbilancia quella atmosferica.
che E' DOVUTA alla pressione atmosferica. e' diverso. Altrimenti,
ripeto, a 10 m di profondita' dovremmo venire compressi dall'immane
pressione di 2 atmosfere sul paio di mq del nostro corpo.
> >Se ricordo bene, gli alveoli pomonari reggono una sovrappressione di
> >0.3 bar. I tessuti compatti qualcosa di piu'. Quindi l'effetto di un'
> >"atmosfera zero" (se lasci uscire abbastanza aria dai pomoni prima)
> >e' circa analogo ad un'esposizione a 0.2-0.3 bar. Che corrisponde ad
> >una risalita di un sub da 40 m senza soste. Brutto, ma se dura poco
> >sopravvivi (di solito).
> Questo punto non l'ho capito, me lo rispieghi?
Innanzitutto una premessa. Passare di colpo da -40m sott'acqua (5 atm.)
a 1 atm. di solito non e' letale se uno viene subito ricompresso. Ma
non e' MAI consigliabile. Un'embolia cerebrale ti puo' ridurre ad un
vegetale, o bloccarti in sedia a rotelle, anche senza ucciderti.
Quindi se il calcolatore dell'astronave vi dice "Spiacente Dave, ma
non posso farlo" quando chiedete di aprire il portellone, potete anche
tentare una attivita' eztraveicolare senza casco (tanto avete poco da
perdere), ma se siete a -40 m, rispettate tutte le soste di
decompressione.
Allora torno a bomba. Quando siamo esposti a pressione zero, il
problema NON e' l'espansione dei tessuti. Sono incomprimibili, il
loro volume cambia di 1 parte per milione o giu' di li' ogni atmosfera
(se ricordo bene). E' comunque lineare con la pressione, c'e la
stessa variazione passando da 1 a 2 atmosfere che passando da 1 a 0.
Se non siete convinti, mettete un pezzo di carne in campana a vuoto.
Il problema sono i gas. Soprattutto quelli disciolti nei liquidi.
L'aria nella pancia o nei polmoni non da' grossi problemi, come dicevo
la resistenza di capillari, alveoli, ecc. e' in grado di reggere circa
0.2-0.3 atmosfere, quindi l'aumento di volume e' analogo a quello
che si ha passando da 5 ad 1 atmosfera. I gas aumentano di volume di
5 volte, un po' d'aria va espirata, e la sovrappressione interna e'
di 0.2 atm. Pero' i gas disciolti ti riducono il sangue ad una gazzosa,
e le bollicine a giro danno noia. Devi pregare che non te ne finisca
una in qualche importante circuito cerebrale, avrai crampi diffusi,
e cose simili. Ma non aumenti di volume (non in modo significativo).
La sovrapressione di 0.2 atmosfere nei liquidi potra' anche dare i
sintomi di cui parlava Andrea all'inizio, meno intensi (credo che
il compressiore succhi ben piu' di 0.2 atm).
In ogni caso la differenza di pressione e' tra i GAS all'interno
del corpo (gli unici che si espandono) e l'esterno. I tessuti solidi
non esercitano pressioni, le subiscono (o trasmettono) e basta. O,
nel caso di differenze significative (es. starnuto) le contrastano.
P.S. Hai mai sentito di quei matti che gonfiano le borse dell'
acqua calda a fiato?
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Fri Oct 30 1998 - 00:00:00 CET