Il quesito dell'indiano..

From: Emanuele Paolini <paolini_at_rock.sns.NOSPAM.it>
Date: 1998/10/12

Vito wrote:

> Ho un quesito per tutti (soprattutto per quelli bravi..)!
>
> Immaginate di entrare, per motivi ignoti, in contatto telepatico (senza
> problemi legati alla diversit� di lingua) con un indiano dell?America
> precolombiana; diciamo con un tizio "sveglio" vissuto attorno al 1300
> d.C..
>
> La comunicazione tra voi e lui � assicurata al 100% ma non avviene in
> tempo reale,
> ovvero tra la "trasmissione dell'uno e la "ricezione" dell'altro
> trascorre un certo tempo
> non calcolabile e non prevedibile.
> E' inoltre necessario rispondere per poter ricevere la domanda
> successiva.
>
> L'indiano come prima cosa vi chiede quanto siete alti!
>
> Non avendo limiti di tempo e fantasia, e tenendo conto dei possibili
> mezzi/conoscenze
> che i due protagonisti hanno a loro disposizione, provate a far capire
> all'indiano la vostra
> altezza.

Mi sono fatto suggerire da un fisico... ecco una possibile soluzione: gli
faccio costruire un pendolo (una cordicella con un sasso in fondo) e gli
faccio contare quante oscillazioni fa in un giorno. A questo punto io mi
posso calcolare la lunghezza della cordicella, e dirgli in quante parti
dividerla e/o moltiplicarla per ottenere la mia altezza

?manu*
Received on Mon Oct 12 1998 - 00:00:00 CEST

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