Buchi neri

From: Walter E. R. Cassani <cassaniw_at_tin.it>
Date: 1998/10/12

        Caro Alessandro Barducci

Alessandro Barducci <barducci_at_srd.it> ha scritto nell'articolo
<361DF6EF.3F1D277F_at_srd.it>...
>
> Ciao a tutti, � da un po' di tempo che ho due seri dubbi sui buchi
> neri, in particolar modo sll'evaporazione quantistica, e vorrei sapere
> cosa ne pensate.

        Meno male, che c'e' ancora qualcuno che ha conservato
        il piacere del dubbio.

> Prima vedo di riassumere la mia visione qualitativa del modello
> dell'evaporazione quantistica, magari � proprioqua che commetto degli
> errori....
> L'idea � che alcune particelle possono "saltar fuori" dall'orizzonte
> degli eventi, e che mediamente sono pi� le particelle che escono che
> quelle che entrano, quindi "senza violare formalmente" la relativit�
> generale, si ottiene un'evaporazione che pu� essere, per mini buchi
> neri, estermamente rapida. (credo ci sia anche chi voglia spiegare cos�
> i "gamma-burst").
> A parte che restano da verificare i calcoli, il prof. Belinski di Roma
> sosteneva che con calcoli quantistici pi� accurati l'evaporazione non
> si verifica, penso che
> A) In primo luogo mi sembra che ci sia un errore metodologico di fondo.
> La relativit� generale afferma che nulla pu� uscire da un buco nero.
> Questo � in effetti equivalente a viaggiare pi� veloci di c: pu�
> accadere per intevalli microscopici, ma non deve essere possibile
> rilevarlo macroscopicamente.

        Bene !!! Che tu ti sia domandato il perche' si dovrebbe poter
        uscire da un buco nero alla velocita' della luce, o ancora piu' veloci.

        Male !!! Che tu non ti sia domandato il perche' "parimenti" si dovrebbe
        poter entrare nel buco nero e raggiugere la velocita' della luce
        entrandoci .

        Il fatto e' che la Relativita' Generale non ammette, che possano esistere
        i buchi neri, perche' se essi esistessero: ogni massa che cadesse
        nel buco nero dovrebbe, prima o poi, raggiungere la velocita' della luce.

        Solo cosi' infatti, raggiungendo la massa la velocita' della luce,
        si verificherebbe che gli atomi della massa, che emettono luce,
        non sarebbero in grado di manifestare la propria presenza
        all'esterno del buco nero con i treni d'onda chiamati "fotoni di luce".

        Einstein stesso diffido' Oppeneimer e Schneider dal mettere in
        giro l'articolo che stavano scrivendo nel 1938, che applicava l'ipotesi
        arbitraria della concentrazione della massa, invocando la Relativita'
        Generale a supporto, al di la' dei limiti di applicazione della sua
        teoria "oltre i dettami della stessa relativita' ".

        La Relativita' infatti si pone come velocita' limite la velocita' della
luce
        e non puo' essere applicata al di fuori della sua ipotesi di base.

        Oppeneimer e Schneider se ne fregarono bellamente dei moniti
        di Einstein, ed innescarono con il loro articolo quella valanga di
        sciocchezze che ha travolto per due generazioni il lavoro degli
        astrofisici, che hanno sprecato la loro vita e il loro ingegno
        intorno a tali bubbole per oltre 50 anni.

        Sono ormai 14 anni che la Teoria Ondulatoria del Campo ha
        dimostrato, con i fatti, e con la logica stringente dei suoi risultati
        unificanti, le ragioni per le quali nessuna massa potra' mai
        raggiungere la velocita' della luce.

        Dalla TOC il limite della velocita' della luce per la massa viene
        dedotto e ricavato da banalissime considerazioni sull'effetto Doppler
        relativistico, che possono essere dedotte dall'ipotesi ondulatoria
        del campo di massa, ma che possono essere anche derivate dalla
        teoria ondulatoria classica di De Broglie.

        Rifletti freddamente.

        Come fa la lunghezza d'onda di De Broglie di un elettrone ad
        accorciarsi per effetto Doppler, relativistico o no, fino a ridursi a zero
?

        Anche per la stessa teoria ondulatoria classica nessuna massa potra'
        mai raggiungere la velocita' delle sue onde, che viaggiano davanti
        a lei alla velocita' della luce, pena la propria logica scomparsa.

        A maggior ragione per la TOC, che prevede come sua unica ipotesi
        la discontinuita' dello spazio-tempo, nessuna lunghezza d'onda
        potra' mai per effetto Doppler accorciarsi al di sotto della lunghezza
        limite "discreta" che costituisce il Quanto di Lunghezza.

        Se vuoi approfondire puoi vedere i siti qui sotto

                        Saluti
                                Walter E. R. Cassani
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cassaniw_at_tin.it
http://www.lalleanza.com/aasa.htm
http://www.edisons.it/homepages/indice.htm
http://www.GeoCities.com/CapeCanaveral/Hangar/6163/index.html
Received on Mon Oct 12 1998 - 00:00:00 CEST

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