Fisica e lavoro

From: Paolo Capaccio <Petitcancella_at_cancellaiol.it>
Date: 1998/09/24

Spero di fare cosa gradita postando una parte di un articolo di repubblica
nel quale si parla delle possibilita' di lavoro che ha un laureato in
fisica.
Per il testo integrale http://www.repubblica.it/universita/sogno/sogno4.html


Ciao
Paolo Capaccio

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Crescono i fisici nell'industria privata
Crollano gli impieghi nella scuola
FISICA Il 76 per cento
dei laureati lavora
di UGO VALBUSA
Ordinario di Struttura della Materia
Direttore del dipartimento di Fisica (Genova)

[....]
L'occupazione dei laureati in Fisica in Italia � stata oggetto di
un'indagine da parte della Societ� Italiana di Fisica, che ha inviato un
questionario ai laureati nel quadriennio 1993-96 in 16 sedi universitarie
italiane, ricevendo 2.268 risposte che sono state analizzate e che verranno
presentate al congresso annuale della Societ� che si svolger� a Salerno a
fine mese. I risultati preliminari dell'indagine sono apparsi in una nota
del prof. A. Rossi dell'Universit� di Bologna sulle pagine del primo numero
di quest'anno del Nuovo Saggiatore, la rivista della Societ� Italiana di
Fisica. I risultati indicano una crescita del numero dei laureati in Fisica
e ottime prospettive per l'occupazione. Il 76 per cento dei laureati
dichiara di avere un lavoro, di cui il 38 per cento stabile e l'altro 38 per
cento a tempo indeterminato, a questi si aggiunge circa il 6 per cento che
dichiara di svolgere un'attivit� non continuativa.

I risultati migliorano se si analizzano solo le risposte di quei laureati
che non hanno svolto un'attivit� di ricerca dopo la laurea, i dottorandi per
esempio, e che non hanno dovuto prestare servizio di leva. In questo caso la
percentuale degli occupati sale all'83 per cento e circa la met� di essi
trova lavoro entro dieci mesi dalla laurea. E' interessante notare che la
maggior parte dei laureati trova impiego nell'industria (il 36 per cento),
con prevalenza nel settore elettronico e informatico, seguito dal settore
meccanico e da quello chimico. L'Universit�, gli Enti di Ricerca quali
l'Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) , l'Istituto nazionale di
Fisica della materia (Infm), e i Centri e gli Istituti del Consiglio
nazionale delle ricerche assorbono un altro 26 per cento, il 21 per cento
trova lavoro in altri settori quali il commercio, i servizi. Solo l'11 per
cento trova impiego nella scuola.

Rispetto ad una indagine precedente, fatta esaminando i laureati nel
quadriennio 1993-96, i risultati individuano le seguenti tendenze: a)
aumenta notevolmente il numero degli occupati nell'industria, b) non muta la
percentuale degli occupati nella ricerca, c) crolla il settore della scuola,
d) si aprono nuovi tipi di impiego per esempio nel settore finanziario e)
aumenta il numero dei laureati che intraprendono la libera professione.

[.....]
Si modifica il tipo di impiego nella ricerca. A causa del ridimensionamento
del supporto alla ricerca da parte del governo - una linea di tendenza non
solo italiana ma mondiale - e a causa della crescente autonomia
dell'Universit�, il numero dei posti a tempo indeterminato nel comparto
della ricerca sono notevolmente diminuiti, mentre � cresciuto il numero
delle assunzioni con dei contratti a termine, congruamente remunerati. Enti
di ricerca e laboratori possono offrire delle ottime opportunit� di lavoro
ma prevalentemente a tempo determinato. Il periodo dopo il conseguimento
della laurea trascorso presso un gruppo di ricerca come borsista � sempre
meno seguito da un'assunzione definitiva: �, sempre di pi�, un periodo di
apprendistato per acquisire una professionalit� da spendere in futuro in un
nuovo lavoro.

Per i fisici per�, l'apertura delle frontiere e l'unificazione europea �
stata e sar� la spinta che ha contribuito ad allargare il mercato del
lavoro: � sufficiente andare sulle pagine Internet della "European Physical
Society" per rendersi conto delle numerose opportunit� che si aprono nella
ricerca in campo europeo.

[...]
Nell'attuale fase il dottorato in fisica, a causa della riduzione dei posti
a tempo indeterminato nel comparto ricerca, si sta orientado verso la
formazione di una figura professionale pi� eclettica, che possa trovare una
collocazione anche, e in un futuro forse prevalentemente, nell'industria.
Non � un caso infatti che molte scuole di dottorato in fisica abbiano
intensificato in questi anni il numero delle borse di studio destinate a
sviluppare temi di ricerca di interesse industriale. D'altra parte
l'industria stessa ha cominciato ad assumere dottori di ricerca in fisica
riconoscendo loro la professionalit� acquisita nel corso dei tre anni di
studio e utilizzandoli come project leader nel settore della ricerca e
sviluppo.

[..]
Un collega ad un recente convegno ha dichiarato di essere orgoglioso di
avere molti allievi che sono diventati amministratori delegati di societ�
industriali e pochi che hanno vinto una cattedra universitaria. Non so cosa
riserver� il futuro ai giovani che si iscrivono adesso al corso di laurea in
Fisica, ma certamente considero questa battuta un buon modo di chiudere
questa chiaccherata sulla professione del fisico. Sicuramente in futuro i
fisici troveranno nel campo della ricerca industriale ottime occasioni di
lavoro.


(19 settembre 1998)

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Received on Thu Sep 24 1998 - 00:00:00 CEST

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