Ancora sul principio d'indeterminazione

From: Pesa <pesamasini_at_hotmail.com>
Date: 1998/09/07

>perche' il mondo macroscopico NON e'
> soggetto alle stesse leggi di quello microscopico [infatti non vale il
> principio di sovrapposizione degli stati] ecc...)
Scusa ma trovo che dire che il mondo microscopico non sia soggetto alle
stesse leggi di quello macroscopico sia un'affermazione un po' forte; a mio
parere, la meccanica matriciale pu� affrontere qualsiasi problema classico;
avrei bisogno di un esempio. A proposito poi della complementarit� non mi
sembra un modo di aggirare il problema; solo che descrivere gli strumenti
di misura in termini quantistici � irrealizzabile perch� troppo costoso
come conti, ma non impossibile in linea di principio. Il principio non fa
altro che uscire da questo vicolo cieco.
>perche'
> il mondo macroscopico *evidentemente* non sembra soddisfare le stesse
> leggi della microfisica, se cosi' non fosse non ci sarebbero voluti
> secoli di storia della Scienza per scoprire la meccanica quantistica.
La parola evidentemente ha portato in fisica troppi abbagli; anche il sole
sembra evidentemente girare attorno alla terra
 
> A mio parere la strada e' una sola ed e' gia' seguita da diversi
> gruppi di ricerca: parallelemante allo sviluppo di nuove idee teoriche,
> e' necessario fare degli esperimenti per vedere
> e capire quale e' il limite tra la microfisica e la macrofisica,
> per vedere che cosa sia in realta' un "processo di misura" (nel senso di
> quelli descritti dal formalismo della meccanica quantistica) e come si
> distingue, in termini quantitativi, un "osservato" da un "osservatore".
> Forse, l'unico indizio e' il seguente. In un processo di misura
> quantistico il sistema osservato (una particella, un atomo, una
> molecola) interagisce con un secondo sistema, l'osservatore (non inteso
> in generale come entita' cosciente) costituito da un numero enormemente
> grande di sottositemi microscopici. In questa differenza deve stare
> qualcosa di molto significativo che per ora non comprendiamo.
Mi spiace, ma spero che questi esperimenti dimostri che il mondo �
quantistico e che non ci sia alcuna frattura tra micro e macro.
Devo per� riconoscere che questa frattura appare evidente in molti
fenomeni: come pu� un ammasso di neuroni costituire una struttura complessa
come il cervello? Come pu� un ammasso di chips permetterci di fare tutto
questo? E' la drammatica frattura tra hardware e software che cerchiamo in
tutti i modi di sanare. La frattura � evidente, ma proprio la meccanica
quantistica mi ha insegnato a diffidare dell'evidenza...
Ciao
Received on Mon Sep 07 1998 - 00:00:00 CEST

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