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> > Purtroppo constato nei fisici (la maggior parte) ancora un atteggiamento
> > sbagliato di ricerca, un po' di presunzione che giace al fondo...
> A proposito di presunzione, come giudichi uno che lancia giudizi su
> un'intera scienza, basandosi sulla lettura di un paio di libri
> divulgativi (e non necessariamente dei migliori...)?
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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica
> Universita' di Pisa
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Caro Elio Fabri,
Sono contento che mi abbia risposto tu, perch� � proprio con te che volevo parlare. Ho letto alcuni tuoi interventi
che ho trovato interessanti (rif. Oriente e Occidente). Ammetto che il mio intervento � piuttosto superficiale, ma
questo per il momento era nelle mie intenzioni. Le questioni di cui si tratta sono (almeno per me) molto complesse, e
trattarle in spazi cos� ristretti comporta sempre un alto rischio. Non era mia intenzione dare un giudizio
complessivo sulla fisica (almeno ovviamente non dal punto contenutistico), anche se cos� appariva. Tuttavia nel
giudizio sui libri che ho citato mi sembri sostanzialmente d'accordo con me: non sono necessariamente i migliori!
Purtroppo non ho conoscenze specifiche di fisica, e spero potrai indicarmi qualche buon testo. Ho sempre sperato in
una maggiore collaborazione tra la scienza e la filosofia, ma si � costretti a costatare che spesso entrambi gli
ambiti non fanno che chiudersi ulteriormente in se stessi (e lo dico soprattutto in riferimento polemico alla mia
facolt�, che invece di fare filosofia, tenta di aggirare gli evidenti problemi facendo filologia o peggio storia
della filosofia, in una sorta di atteggiamento psicologico-protezionistico. Nel campo delle scienze tuttavia le cose
non stanno molto meglio).
Comunque i problemi che mi interessano non riguardano tanto i contenuti della fisica (che pure hanno la loro
importanza), quanto le questioni di ordine metodologico, epistemologico, e in sintesi filosofico. Spero che non sarai
uno dei tanti scientisti che fuggono di fronte alla parola "filosofia", ma non mi sembra, visto che in "oriente e
occidente" parli di "inconscio", di Popper e di "mistica" (vedremo in quel luogo come�). D�altronde, per quanto ci si
possa sforzare, sappiamo bene ormai che non � possibile espungere quelle che molti si ostinano a definire
�impurarit�� (come la filosofia), dall�ambito scientifico (e ti assicuro che questo ancora avviene!). La questione
del linguaggio (tanto per fare un esempio) � una questione che tocca il filosofo, ma anche lo scienziato e li mette
irreversibilmente a (stretto) contatto (forse avrai gi� letto tutta la discussione su �Campi e Particelle�, e
constatato come il linguaggio possa per cos� dire �fare la differenza�).
Spero di avviare una discussione profittevole, e mi scuso di nuovo se, a causa della fretta e fors�anche
dell�inesperienza, ho lasciato che mi si fraintendesse. Purtroppo (o per fortuna?!) anch'io ho una psicologia, e a
volte ho la tentazione di ricusare fortemente certi eccessi col rischio di diventare io stesso eccessivo. Ci� �
dovuto alla nostra costituzione, che non possiamo mettere da parte (come sarebbe piaciuto a Kant), ma che certo
possiamo "arginare".
Cordialmente
Valerio Guagnelli Scanzani.
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Received on Mon Sep 07 1998 - 00:00:00 CEST