Re: divulgazione su fisica stato solido e applicazioni?
Elio Fabri ha scritto:
>
> Far venire la curiosita'.
> Questo e' possibile per certi lettori, i quali pero' probabilmente
> sarebbero ugualmente attratti da presentazioni meno fantasiose e
> imprecise.
> Non sarebbe meglio dar loro delle idee di base corrette, che la scuola
> per tante ragioni non arriva a dare?
Vero, ma io non pensavo a chi e' comunque gia' interessato e motivato, e
le idee corrette e' probabilmente in grado di andarsele a trovare.
Io credo/temo che il mondo in cui viviamo e che lasceremo ai prossimi,
per risollevarsi abbia bisogno di ritrovare una serieta' culturale che
solo la scienza puo' dare, cercando di allontanare il maggior numero di
individui dall'ignoranza del tecnicismo e dai pericoli del dogmatismo
nelle sue forme piu' integraliste... e temo che siamo messi talmente
male in tal senso che tendenzialmente preferisco una divulgazione
scientifica di bassa qualita' (grazie alla quale pero' forse si
"recuperera'" qualcuno, che fara' quel benedetto passo di emancipazione
culturale!), piuttosto che rischiare di "latitare" nei confronti del
grande pubblico (che in prima istanza non leggera' mai qualcosa di
strutturato e un minimo approfondito). Per questo parlavo di ruolo
educativo piuttosto che conoscitivo: io credo che la scienza abbia anche
un ruolo sociale... per il quale non e' giusto che si svenda, ma al
quale parimenti non puo' permettersi di sottrarsi.
Il corretto equilibrio tra le due necessita' e' molto difficile da
identificare (e forse neanche esiste in senso assoluto), e sono daccordo
con te che moltissimi comunque non ne trarranno beneficio... ma qua
bisogna tentare in tutti i modi di fare numero, visto che si governa per
maggioranza e non per competenza!! ;-)
[Sorry, queste mie righe sono state al limite dell'OT probabilmente]
>
> Avere un quadro generale.
> Su questo sono molto piu' scettico, anzi critico.
> Alla possibilita' di questi "quadri generali" "dall'alto", come scrivi
> tu, io credo assai poco.
> Per ragioni filosofiche anzitutto: non credo che esista una conoscenza
> "dall'alto" che non sia una distorsione in senso speculativo anziche'
> scientifico.
Questa "ragione filosofica" mi incuriosisce parecchio... non credi nella
conoscenza dall'alto perche' temi che sia una modalita' che induce a
farsi prendere la mano e andare troppo oltre (e quindi diciamo per
questioni di "suggestionabilita'"), oppure perche' credi che presupposto
fondamentale della gnoseologia sia superare le categorie di soggetto e
oggetto, osservatore e osservato (passaggio che in effetti probabilmente
non si puo' compiere se non lavorando a stretto contatto con i "dettagli")?
>
> Non da oggi in effetti noto la mancanza proprio di un livello
> "divulgativo" intermedio, ossia scritto proprio per studenti seri,
> come supporto nello studio, come ampliamento d'orizzonti.
> Non e' un caso se opere del genere latitano: non avrebbero il
> necessario ritorno commerciale :-(
>
Mi rendo conto che anche nella migliore delle ipotesi magari e' solo
l'eccezione che conferma la regola, ma ti era capitato di vedere
"Un'occhiata alle carte di dio" di Giancarlo Ghirardi? Io l'avevo letto
piu' di 10 anni fa e quindi forse quando ero ancora parecchio "tabula
rasa" (non che adesso vada molto meglio a onor del vero ;-P)... pero' ho
un bel ricordo di quel testo, per esempio nella disamina che faceva di
EPR e delle teoria a variabili nascoste di Bohm e conseguente
disuguaglianza di Bell... (oppure ricordo male? ... oppure credevo di
aver capito ma in realta' non mi rendevo conto che non stavo capendo?
:-( ;-) )
Received on Tue May 18 2010 - 00:40:49 CEST
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