albo

From: mamarra <mamarra_at_capoleuca.it>
Date: 1998/08/18

sono un laureato in Scienze dell'Informazione � nella mia seppur breve
esperienza nel mondo del lavoro, ho potuto constatare una gran confusione.
Il panorama italiano delle figure professionali che si occupa di informatica
� molto variegato e forse � un bene, ma sicuramente non lo � completamente.
� giusto, essendo l'informatica la disciplina che permetta di trattare
l'informazione in modo "automatico" che sia strettamente connessa con le
attivit� di altre scienze, senza le quali non saprebbe a cosa applicarsi. Il
problema � per� fare in modo che prodotti informatici siano progettati e
realizzati da persone competenti. la mia rivendicazione, giusta o sbagliata
che sia, di avere un albo, non vuole sapere n� di corporativismo n� di
altro, ma vuole (scusate le presunzione), mettere un p� di ordine in uno
scenario confusissimo. L'eventuale albo degli informatici, badate non dei
dottori informatici, ha un duplice fine. Il primo quello di "certificare" il
possesso di una cultura e delle conoscenze informatiche da parte di chi si
attribuisce il titolo di informatico, il secondo quello di garantire gli
utenti finali, spesso in balia di informatici da strapazzo. Sinceramente non
sono molto d'accordo sulla selezione naturale del mercato che ha come
vittime costoro, e sono peraltro convinto che nel settore, l'esperienza
forse, � quella che conta di pi�. Ma per favore, cerchiamo di rispettare e
non sminuire le conoscenze degli informatici, per loro natura n� carne n�
pesce. A mio avviso, infatti, la mia laurea � di "merda". Il mercato del
lavoro ricco di retribuzione povere, impossibilit� ad accedere alle carriere
dirigenziali, un settore dove gente con preparazione sostanzialmente
differente pu� inserirsi, ma non viceversa.
Scusate questo sfogo, ma quando ce vo ce vo!




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Received on Tue Aug 18 1998 - 00:00:00 CEST