parabole e percezione della gravita'
Ciao a tutti,
ho letto un po' di discussioni sui problemi riportati nel titolo.
Permettetemi di intervenire in questo interessante problema
di fisica "quasi quotidiana".
La questione' la seguente, per semplificare le cose lasciamo
perdere le parabole e pensiamo il proiettile umano lanciato in
verticale con un cannone.
Ecco quello che accade trascurando l'attrito dell'aria e
supponendo il persorso sufficientemente lungo.
1) fase di spinta (cioe' dentro il cannone mentre il proiettile
e' SPINTO da una grossa molla o da un'esplosione).
In questo caso la forza di spinta sul proiettile e' applicata
nella parte inferiore del corpo e si trasmette a tutte le parti
del corpo tramite il corpo stesso. Quindi lo stomaco, il liquido
dei canali semicircolari ecc..sono' schiacciati
dal resto del corpo e spinti nella direzione verticale.
La senzazione e' di spinta verso l'alto.
2) fase gravitazionale (cioe' piu' o meno appena TERMINA la spinta
del cannone sul corpo esterno, e dopo che le parti del corpo si
sono riassestate e le forze tra di esse sono nulle [non siamo
tanto elastici per cui tali forze si spengono abbastanza
rapidamente])
Tutte le parti del corpo sono sottoposte alla stessa forza
gravitazionale proporzionale alla loro massa che tira verso il
basso, ma hanno anche la stessa velocita' iniziale verso l'alto.
NON ci sono forze tra le varie parti del corpo, quindi si ha il
senso di "vuoto" della "caduta libera" dovuto al fatto che lo
stomaco (ed altre parti) non sono piu' sottoposte a forze da parte
del corpo (parte inferiore).
La fase 2 permane fino a quando non tocchiamo terra nuovamente.
Quindi anche durante il vertice della parabola che in assenza
di attrito con l'aria, non viene percepito tramite il corpo (pero'
si potrebbe vedere con gli occhi.)
Se il percorso salita+discesa e' corto non c'e' tempo per il
riassestamento delle parti interne del corpo e il massimo
dell'altezza raggiunta arriva quando il corpo esterno sta ancora
spingendo le parti interne, allora si percepiscono differenze nel
moto di salita e discesa.
In realta', tenendo conto dell' attrito dell'aria se la fase di
salita e di caduta sono molto lunghe, si risente anche della forza
d'attrito dell'aria che spinge verso il basso
nel primo caso e verso l'alto nel secondo, agendo sul solo corpo
esterno. Tale forza si deve propagare alle parti interne per cui
si dovrebbe avere qualche senzazione che distigue tra le due fasi
del moto (non ho mai provato!).
Roberto Negro wrote:
> Pero' ancora mi devo spiegare perche' un corpo soggetto ad accelerazione
> centripeta viene "spinto" verso l'esterno e non verso l'interno...
>
Non capisco cosa stai dicendo :-), un corpo sottoposto ad
una sola FORZA centripeta ("essere sottoposti ad una accelerazione"
non e' proprio preciso come termine fisico :-)) e' spinto per
definizione verso il centro!
e ancora
> > : In effetti nella vita di tutti i giorni siamo sottoposti ad una
> > : accelerazione di 1g verso l'alto....
> >
> > Immagino che intendessi "verso il basso"...
>
> No, intendevo proprio verso l'alto.... il vettore forza ha verso opposto
> del vettore dell'accelerazione la quale produce la forza... altrimenti
> perche' l'accelerazione centripeta (=verso l'interno) produrrebbe una
> forza centrifuga (=verso l'interno)? Oppure perch� quando acceleriamo in
> avanti in macchina siamo spinti all'indietro?
>
> Ciao
La forza gravitazionale tira verso il basso! La forza che spinge
verso l'alto e' la reazione vincolare del pavimento! Inoltre a
meno di situazioni particolari, la nostra accelerazione nella
direzione verticale e' usualmente NULLA, quindi, usualmente, NON
siamo "sottoposti ad una accelerazione di 1g verso l'alto" e
nemmeno verso il basso aggiungo io.
ARGRRRRRR! Per pieta' ;-) non dire cose come
> del vettore dell'accelerazione la quale produce la forza...
che fanno accapponare la pelle ad un fisico!
E' la FORZA che produce l'accelerazione NON viceversa.
E se e' l'UNICA forza, l'accelerazione e' nella stessa direzione
e verso della forza, non quello opposto come sostieni sopra.
Riguardo alla FORZA centripeta, essa produce una accelerazione
centripeta.
Ti stai dimenticando che l'automobile in cui analizzi il moto
non e' un sistema inerziale e' per questo che stai facendo
confusione. Un osservatore inerziale che ti guarda mentre sterzi
in automobile ti vede percorrere un arco di circonferenza essendo
tu sottoposto alla forza CENTRIPETA che l'automobile ti sta
esercitando, quindi e' tutto OK. Stessa cosa per il caso in cui
si accelera rettilineamente.
Spero di avere dato un utile contributo.
Ciao, Valter
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Valter Moretti
Dipartimento di Matematica
Universita' di Trento e INFN
Received on Wed Aug 19 1998 - 00:00:00 CEST
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