Io credo che la questione vada riformulata: quando e' utile il concetto
di campo ?
Non mi sembra che la questione sia nella linearita' della forza o nella
possibilita' di definire un potenziale scalare (cosa che vale solo per i
campi conservativi e quindi non, per esempio, per il campo magnetico).
Il concetto di campo viene utile, mi pare, per descrivere una azione a
distanza non istantanea (e quindi, a nostra conoscenza, tutte).
Se ci si ferma alla rappresntazione come azione reciproca (sia essa di
natura elettrica, magnetica, interazione debole, etc) di due o piu'
oggetti si entra nella insormontabile difficolta' di descrivere cio' che
accade in seguito alla velocita' finita di propagazionedi tale azione.
Prendiamo ad esempio due corpi che si attaggono. Se improvvisamente
esercitiamo una forza su uno dei due deviandone il moto, dopo un certo
tempo l'effetto di tale variazione si fara sentire sul secondo. Ma
durante questo "certo tempo" dove e' finita l'energia (o la quantita' di
moto) che noi abbiamo impresso al primo corpo ? Se non dicessimo che e'
stata immagazzinata da un campo esistente tra i due corpi non sapremmo
dare una risposta.
Il campo e' una rappresentazione, utile, di un fenomeno o l'essenza
stessa del fenomeno ?
Mi sembra una questione filosofica. Utilizziamo il concetto di campo
quando ci aiuta a capire e descrivere meglio un fenomeno.
L'attrito non e' rappresentabile da un campo ? Dipende da che "attrito".
La forza di radiazione, quella che si oppone ad una particella carica
che accelera e' una sorta di attrito (dove per attrito si intenda una
forza non conservativa che dipende inqualche modo dalla velocita').
Eppure viene utile rappresentare la forza di radiazione come la forza
che viene esercitata dal campo prodotto da una particella su se stessa.
Una nota: il campo elettrico e quello magnetico sono vettoriali solo se
si considerano come campi stazionari. Altrimenti diventano le componenti
di un campo, quello elettromagnetico, che ha natura tensoriale (cioe' si
rappresenta come una matrice).
Se consideriamo un campo elettrico stazionario dal punto di vista di una
particella in movimento, infatti, emerge un campo magnetico che non si
manifesta se la particella e' ferma rispetto al campo.
A suo tempo avevo trovato il Feynman illuminante sul concetto di campo.
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Received on Fri Aug 14 1998 - 00:00:00 CEST
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