Una stretta e lunga aiuola.

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Thu, 23 May 2013 06:26:42 -0700 (PDT)

Salve.
Vorrei un parere su un problema di elettrodinamica che si sta
discutendo in in f.i.s.f senza che si venga ad un accordo, nonostante
l'apparente semplict� della cosa.

Le linee di forza uscenti dal polo (supponiamo per iniziare quadrato)
di un magnete si possono immaginare come gli steli divergenti di fiori
in un vaso; essi divergono in ogni direzione radiale, in particolare
tanto verso un lato del quadrato, quanto verso l'altro.

Facciamo traslare il magnete ortogonalmente al suo asse ed ad un lato
del quadrato: verr� indotto un campo elettrico a linee ortogonali al
moto e in ogni punto alle linee di forza del campo magnetico.
Poich� queste ultime divergono anche nella direzione del moto, le
linee di forza del campo elettrico indotto
saranno, nella direzione del moto, sempre meno addensate con
l'allontanamento dalla faccia polare.

Prendiamo adesso un altro magnete, con la faccia polare rettangolare:
avremo aumentato il lato L nella direzione del suo moto, e in quella
direzione sar� diminuita ladivergenza delle linne del campo magnetico.
Se il lato L � molto lungo, praticamente in quella direzione vi sar�
pi� alcuna divergenza, le linee di campo saranno disegnate sui pianai
ortogonali al lato lunghissino, piani sui queli continueranno a
divergere: anzich� il vaso di fiori originario immaginiamo una lunga e
stretta aiuola (o un lungo e stretto "pit�r", come diciamo qui a
Venezia).

Ora le linee del campo elettrico indotto (col magnete che trasla
ortogonalmente all'asse sempre nella direzione del lato maggiore della
faccia polare) saranno anch'esse tracciate su piano paralleli, e
lungo la direzione del moto non saranno meno addensate aumentando la
distanza dalla faccia polare.

In ogni modo � indubbio che esse continuaranno ad esserci, � indubbio
che il campo elettrico indotto continuer� ad esserci, no?

Non � che possa scomparire, aumentado la lunghezza della faccia
polare: anzi, aumentando la lunghezza il camo elettrico ad ogni
distanza data dalla faccia polare aumenta fino ad un valore massimo
che asintoticaemtne verr� idelamente raggiunto al tendere ad infinito
della lunghezza L della faccia polare.

Giusto?
Il guaio � che il mio interlocutore afferma che sopra un nastro
magnetizzato di lunghezza idealmente infinita che trasla (come un
lunghissio nastro traspostatore) non si induce alcun campo elettrico,
il quale per� (egli lo ammette) si induce se L � una lunghezza finita.

Come � possibile?

Luciano Buggio
Received on Thu May 23 2013 - 15:26:42 CEST

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